di Daniele Rossi – foto Getty Images
Archivate le vittorie di Novak Djokovic e Kim Clijsters in quel di Melbourne, diamo un’occhiata alle classifiche, per vedere i maggiori cambiamenti che ha portato il primo Slam dell’anno.
Cominciamo dagli uomini. In vetta rimane tutto inalterato, con Rafa Nadal saldamente in testa con quasi 5000 punti di vantaggio sugli inseguitori.
Federer rimane secondo, ma Nole adesso è solo a 85 punti di distacco. Soderling si conferma quarto, alle spese di Andy Murray che adesso si vede tallonato anche da David Ferrer, salito al sesto posto dopo aver scalzato Tomas Berdych.
Ma la verà novita è l’approdo in Top Ten di Jurgen Melzer. Per la prima volta in carriera, l’austriaco si insedia nell’elite del tennis mondiale, grazie al quarto turno raggiunto a Melbourne, dove è stato strapazzato dal futuro finalista Murray.
Esce dunque dai primi dieci Mikhail Youzhny, estromesso al terzo turno da Milos Raonic, confermando così il pessimo risultato del 2010.
Sale di 5 posizioni invece Stanislas Wawrinka, che in Australia è arrivato nei quarti di finale, passando dal numero 19 al numero 14.
Retrocedono di altrettanti gradini Jo-Wilfried Tsonga e Marin Cilic. Il francese da numero 13 a numero 18, il croato da numero 15 a numero 20. Entrambi furono semifinalisti nella passata edizione, inevitabile la discesa.
Grande balzo in avanti di Alexandr Dolgopolov, che dalla posizione numero 46 arriva alla numero 32. Ben 14 gradini scalati in una volta per l’ucraino, rivelazione di Melbourne.
Scendono inesorabilmente Nikolay Davydenko e Lleyton Hewitt, entrambi sconfitti al primo turno. Il russo perde 10 posizioni (da 25 a 35), mentre l’australiano addirittura 14 (da 54 a 68).
Finalmente inizia ad affacciarsi qualche giovane talento anche nei primi 100. Al numero 73 troviamo infatti il lituano Richard (ex Ricardas) Berankis, migliorato di 22 posizioni e giunto al terzo turno degli Australian Open.
Scala 20 posti anche “il piccolo Federer” Gregor Dimitrov. Dicannove anni, bulgaro e talento da vendere, Dimitrov a Melbourne ha passato le qualificazioni, prima di battere Golubev al primo turno e perdere al secondo con Wawrinka.
Ma il progresso più clamoroso è sicuramente quello di Milos Raonic. Il canadese di origini montenegrine in Australia si è spinto fino agli ottavi di finale, dove si è arreso, combattendo, a David Ferrer. Per lui un salto di ben 58 posizioni, dalla 158 alla 94.
Da segnalare anche i crolli di Fernando Gonzalez e Lukasz Kubot. “Mano de Piedra” è ancora fermo per infortunio e dopo il quarto turno dell’anno scorso è sprofondato al 97° posto. Anche il polacco nel 2010 arrivò fino agli ottavi, ma questa voltà non si è spinto oltre il secondo turno e così da numero 72 scende fino al 99.
Fra gli italiani infine, Potito Starace perde una posizione (da 48 a 49), mentre Andreas Seppi sale di 1 (da 51 a 50) e Fabio Fognini e Filippo Volandri di 2 (da 58 a 56 il ligure, da 88 a 86 il livornese).
Grandi cambiamenti nel ranking femminile. Iniziamo da un dato curioso ma significativo. Per la prima volta nella storia le prime 10 giocatrici del mondo sono di 10 nazionalità diverse. Segnale di uno sport sempre più internazionale, ma anche del momento di grande incertezza che vive il tennis femminile.
Caroline Wozniacki rimane prima in classifica, ma Kim Clijsters (promossa a 2°) si fa sempre più vicina: solo 140 punti dividono la danese e la belga.
Dopo Vera Zvonareva, scesa al terzo posto, troviamo Francesca Schiavone.
La milanese continua a stupire eguagliando il best ranking (4°) che Adriano Panatta raggiunse nel 1976. Le prime tre sono ancora lontane, ma quello che sta facendo Francesca è davvero stupefacente…e non è detto che si fermi qui.
Si scambiano di posto Samantha Stosur e Venus Williams (numero 5 e 6), mentre al numero 7 facciamo spazio a Na Li. La finalista di Melbourne guadagna 4 posizioni, raggiungendo così il suo meritatissimo best ranking.
Dopo Jelena Jankovic (8) e Viktoria Azarenka (9), troviamo Agnieszka Radwanska. La giovane polacca è stata protagonista di un eccellente Australian Open, dove si è arresa solo nei quarti di finale contro Kim Clijsters. Naturale dunque il ritorno in Top Ten dopo due mesi di “cattività”.
Mentro non leggiamo più i nomi delle ritirate Justine Henin e Elena Dementieva, appena fuori dalle prime dieci ci sono Shaar Peer (11), Serena Williams (12) e Maria Sharapova (13).
Per Serena inevitabile crollo dal numero 4, dopo il forfait a Melbourne dove era campionessa in carica. Per la russa continuano i progressi, ma la Top Ten rimane lontana.
Bei salti per la nostra Flavia Pennetta che passa dalla posizione numero 25 alla numero 16, per Petra Kvitova, promossa dalla 28 alla 18 e per Andrea Petkovic, passata dal numero 33 al 24.
Torna prepotentemente fra le prime 100 Virginie Razzano (numero 83), mentre esordiscono tra le “grandi” le giovani Chanelle Scheepers (numero 80) e Rebecca Marino (numero 84).
Dopo Flavia e Francesca, ci sono altre 4 italiane tra le prime 100 giocatrici del mondo.
Purtroppo dopo Melbourne non migliora nessuna. Roberta Vinci passa da 37 a 38, Sara Errani da 42 a 44, Romina Oprandi rimane 69, mentre Alberta Brianti da numero 85 diventa numero 97.
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