di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Settimana, a dir poco, in tono minore per il circuito maggiore femminile all’indomani degli US Open. Il campo di partecipazione dei due tornei in programma, Quebec City e Tashkent, era molto più vicino a quello di un ricco ITF che a quello di un WTA International da 220.000 dollari.
In particolare il torneo disputatosi nella capitale uzbeka non vedeva al via nessuna Top50.
Ad approfittare della pochezza del cast di Tashkent e del non indifferente bottino in palio (280 punti, come nei “normali” International) è stata la russa Ksenia Pervak (nella foto) che ha vinto così il suo primo titolo WTA battendo in finale per 6-3 6-1 Eva Birnerova, manco a dirlo alla prima finale in carriera, lei che a 27 anni suonati non era mai andata oltre i quarti di finale. Numero 115 del mondo, la tennista ceca, che non era andata oltre il secondo turno delle qualificazioni agli Us Open, era solamente alla quarta partecipazione stagionale in un torneo del circuito maggiore. Nell’ultimo atto perso per 6-3 6-1, la Birnerova riusciva in un primo momento a rintuzzare la fuga della Pervak (recuperando uno svantaggio di 0-3) prima di perdere 9 degli ultimi 10 game dal 3-3 del primo set. Un epilogo scontato a favore della Pervak, già finalista quest’anno al torneo di Baku, e protagonista in estate di un sorprendente ottavo di finale a Wimbledon.
Anche Quebec City, il cui parterre iniziale era leggermente migliore (quattro Top 50 al via) rispetto a quello uzbeko, ha celebrato una “prima volta” nel circuito Wta. La n. 75 del ranking Barbora Zahlavova Strycova, altra ceca non di primissimo pelo (classe 1986), conquista in Canada il suo primo titolo in carriera prevalendo al terzo set sulla neozelandese Marina Erakovic con il punteggio di 4-6 6-1 6-0. La neozelandese ha ceduto nettamente dopo un primo parziale decisosi in volata, guadagnando un solo gioco negli ultimi tredici giocati.
La Zahlavova Strycova, accreditata della sesta testa di serie, chiude la sua splendida settimana, con un solo set al passivo, quello ceduto dalla Lucic al secondo turno. Con questo successo irrompe tra le prime 50 giocatrici del mondo, issandosi al numero 49.
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