I problemi al ginocchio sinistro rallentano Nadal ma non gli impediscono di arrivare in semifinale. “Ho giocato troppo difensivo. E non è vero che gli arbitri mi aiutano”.
Una suggestiva immagine di Rafael Nadal
TennisBest – 29 marzo 2012
Sbuffa, arranca, ma alla fine Rafa Nadal è sempre lì. Per battere jo Wilfried Tsonga ha dovuto faticare, ma alla fine ce l’ha fatta grazie a un break nel nono game del terzo set. Eppure lo spagnolo deve fare il mea culpa per non aver chiuso quando è andato a servire sul 6-2 5-4 ed ha commesso tre errori consecutivi che hanno rimesso Tsonga in partita. In semifinale se la vedrà con Andy Murray in uno dei tanti “classici” del tennis moderno. Sarà il 19esimo scontro tra i due, con Nadal avanti 13-5. Se però limitiamo le sfide al cemento all’aperto i numeri dicono 4-4. Insomma, è una partita indecifrabile anche perché entrambi non sono parsi al massimo. Murray ha problemi allo stomaco, mentre Rafa continua ad avere problemi al tendine di un ginocchio, tanto che dopo il torneo dovrà fermarsi e saltare il match di Coppa Davis. Ecco le parole di Nadal dopo il difficile match contro Tsonga.
Che livello di gioco credi di aver espresso?
Non è stato uno dei miei migliori match. La verità è che stasera non ho giocato bene. All’inizio le cose andavano bene, poi dopo aver preso un break di vantaggio nel secondo set ho iniziato a giocare troppo sulla difensiva, no? Quando dovevo chiudere la partita ho giocato male. Questa è la mia sensazione. Prima no, credo che Jo abbia commesso più errori del solito e questo mi ha reso la partita meno complicata. Poi ho iniziato ad essere troppo difensivo e ho giocato proprio male quando ho servito per il match. E in quel momento lui è cresciuto. Sono contento di come ho giocato nel terzo.
L’ultimo game della partita è stato molto duro. A quel punto eri preoccupato che le cose potessero andare come nel secondo?
Ho dovuto cancellare alcune palle break anche nell’ultimo game. Sai, avendo perso male il servizio nel secondo set, quando si è presentata la stessa situazione nel terzo un po’ ci pensavo. Poteva succedere di tutto, e in effetti non ho giocato un grande game. Tuttavia ho trovato qualche soluzione e ho tirato buoni colpi. Sono stato anche un po’ fortunato quando Jo ha rotto le sue corde. E’ andata così, e alla fine ce l’ho fatta.
Puoi spiegarci come mai hai giocato troppo in difesa? Forse per mancanza di fiducia?
Non lo so. Jo commetteva più errori del solito, così non riuscivo a trovare il giusto ritmo. Quando sono arrivato a servire per il match non sapevo se avrei dovuto giocare aggressivo. Lui tirava alcuni vincenti, ma sbagliava anche parecchio. Allora ho pensato che giocare senza prendere rischi sarebbe stato sufficiente. Ma così non trovavo il modo per vincere i punti. E poi ho servito male, peggio che nei turni precedenti.
Hai detto di aver giocato bene all’inizio e poi peggio con il match che andava avanti. Pensi che sia un problema di tenuta fisica?
No. Beh, ho problemi al ginocchio sinistro. Non mi sento alla grande. Non so cosa succederà nel prossimo match, anche perché troverò uno degli avversari più duri e probabilmente non arriverò nelle mie migliori condizioni. Ma se parliamo della mia performance fisica direi di sentirmi alla grande, no? Non sono stanco dopo aver giocato tre ore. Fisicamente sto alla perfezione, direi che non ci sono problemi.
Adesso c’è Murray. Vi rispettate molto. Cosa pensi di questo match? E’ la prima volta che vi affrontate a Miami.
Giocare con Andy è sempre un piacere per me. Lui è un giocatore che ti spinge al limite. Il fattore negativo è che devo recuperare bene. Devo migliorare le condizioni al ginocchio se voglio avere una chance di vincere. Se non ce la farò, sarà quasi impossibile. Ma è sempre fantastico essere in semifinale. Sono i primi due Masters 1000 dell’anno, si giocano sul cemento, e sono felice di essere in semifinale. Ora spero di recuperare bene e giocare un buon match.
Tsonga si è lamentato con l’arbitro. Ha detto che doveva effettuare troppo challenge perché aveva la sensazione che non prendesse mai una decisione contro di te. Cosa ne pensi?
Capisco la frustrazione in certe situazioni, no? E' vero che con l’arrivo di occhio di falco gli arbitri fanno meno overrule rispetto a prima. L’avrò detto centinaia di volte, no? Ma non è così perché ha giocato contro di me, affatto. E’ successo molte volte anche a me, no? Basti ricordare cosa è successo in Australia contro Berdych. C’era un punto importante sul 6-6 nel tie-break. L’arbitro non ha fatto l’overrule ma la palla era chiaramente fuori. Io ho chiamato il challenge in ritardo e il punto è andato a Berdych. Insomma, non è una cosa che accade con me. E’ un problema generale. Con occhio di falco, i giudici di sedia avvertono meno pressione. Sapendo che tu hai a disposizione un challenger, non prendono il rischio di effettuare un overrule. Insomma, ha ragione su una cosa e torto su un’altra.
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