PAROLA ALLA FINALISTA – È mancato il lieto fine, ma il torneo di Wimbledon di Serena Williams resta un grande esempio, sotto più fronti. È tornata super competitiva a pochi mesi dal parto, e ha trovato tante delle risposte che cercava. “Ho capito che posso ancora competere per vincere i tornei del Grande Slam”.Quando in futuro Serena Williams racconterà la storia del suo primo Wimbledon da mamma, magari modificherà il finale. Un dettaglio che le ha tolto il titolo Slam numero 24, costringendola a rimandare l’aggancio a Margaret Court, ma che non cambia di una virgola la portata del risultato costruito dalla campionessa statunitense, di nuovo capace di mostrare di essere semplicemente di un altro pianeta rispetto alle avversarie. Una meravigliosa Kerber l’ha beffata sul traguardo, ma Serena non può che essere comunque molto soddisfatta, per un torneo che le ha dato tante delle risposte che cercava sul proprio futuro da tennista. “Un paio di mesi fa – ha detto in conferenza stampa – non sapevo a che punto fossi, dove potessi arrivare, come avrei fatto a tornare sul serio, e per vedere la luce in fondo al tunnel la strada è stata molto lunga. Penso che questa due settimane mi abbiano mostrato che posso competere ancora a questi livelli, posso ancora andare in fondo in un torneo così, e lottare per vincere i titoli degli Slam”. Non ce l’ha fatta stavolta, perché si è trovata di fronte un’avversaria perfetta (“è stata incredibile: ha giocato davvero benissimo dal primo all’ultimo punto”), ma potrebbe riuscirci in futuro, già a partire dal prossimo Us Open. “Fino a qui non giocato molto perché ero impegnata a lavorare per tornare competitiva, ma da ora in poi continuerò a competere a lavorare sul mio gioco, per migliorare ancora. Credo che questo sia davvero solo l’inizio. L’obiettivo è continuare a fare tutto ciò che mi serve per stare costantemente a questi livelli. In queste due settimane ho lottato tanto, e ho dato il massimo in ogni singolo match che ho giocato. Mi è servito a capire che mi sto muovendo nella direzione giusta, e questo è stato davvero un grande step”.UN MESSAGGIO PER TUTTE LE MAMME
La bella notizia è che Serena non vede affatto la finale come un punto d’arrivo, e ha ripetuto più volte di essere solo all’inizio del suo percorso di ritorno, segno che non solo punta a tornare grandissima, ma che ha anche intenzione di giocare ancora a lungo. “Il mio cammino è appena cominciato, e ora devo semplicemente continuare su questa strada. Ho capito su cosa devo lavorare, cosa devo fare, come posso migliorarmi, cosa ho sbagliato nel corso del torneo e perché. Dalle sconfitte si può imparare: la mia mente al momento è focalizzata su questi aspetti”. Serena ha precisato che la sua grande priorità restano la figlia e la famiglia, ma ha spiegato che col passare delle settimane e dei mesi è riuscita a organizzare abbastanza bene la propria giornata. Si allena al mattino, e dal pomeriggio in poi può dedicarsi serenamente a fare la mamma. Una situazione che diventa un tantino più difficile da gestire nel corso dei tornei, ma che pian piano diventerà la normalità. “Quello che voglio dire a tutte le mamme è che ho avuto tante difficoltà a tornare dove sono oggi, ed è stato davvero complicato. Ma credo che se ci sono riuscita io qualsiasi donna possa essere in grado di recuperare la vita che aveva prima della maternità. Penso che ognuna possa arrivare dove vuole arrivare. Credo che una mamma non debba sentirsi obbligata a tornare a lavorare dopo il parto, perché avere dei figli rappresenta un lavoro a tempo pieno, ma per tutte quelle che come me lo desiderano, ce la possono fare. Basta volerlo”. Lei l’ha fatto ed eccola di nuovo fra le grandi, sconfitta, ma vincente lo stesso, una volta di più. E di nuovo pericolosa per tutti i titoli più importanti.
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