LA
STANZA DELLE CERAMICHE
Statuette, boccali, piatti, tazze, bicchieri
sono presenti quotidianamente nella nostra vita pratica e in molti di questi
oggetti la tematica del tennis è presente in modo consistente. L’amatore
di tali ceramiche, data la fragilità, non ne rischia l’esistenza adoperandole
nella vita quotidiana ed esse vengono custodite e destinate con cura al
collezionismo.
Ma cosa significa esattamente la parola “ceramica” e a quali manufatti
si riferisce? Il termine nasce nella metà dell’ottocento e deriva dalla
parola greca “chèramos” che vuol dire “argilla”: indicava prodotti
in argilla da sottoporre a cottura.
Alla base di questi prodotti c’è sempre la qualità dell’ impasto e
successivamente il procedimento chiamato rivestimento, che, data
la natura porosa della ceramica ha una funzione impermeabilizzante e decorativa
in quanto può presentare tutti i colori ed i disegni del caso.
L’impasto è determinato dalla mescolanza delle sostanze adoperate
e stabilisce la qualità del prodotto che si può riassumere in quattro tipologie:
terracotta , porosa e variamente colorata,
terraglia,
normalmente bianca e porosa, gres, compatto e colorato e
porcellana,
prodotta con un impasto di feldspato, quarzo e caolino.
Ovviamente tocca alla porcellana la palma del prodotto di pregio maggiore,
ma anche in questo caso abbiamo tre tipologie diverse, a partire dalla
pasta dura, luminosa, trasparente e compatta, apparsa in Cina molti
secoli prima che venisse importata in Europa. Ci sono poi la pasta
tenera,
porcellana artificiale, e il bisquit che è un prodotto
sfornito
di rivestimento.
Naturalmente i confini fra tutte queste tipologie non sono assolutamente
definiti e soprattutto nell’impasto molto dipende dai materiali
usati e dalle percentuali scelte fra i vari componenti.
Ritornando al collezionismo dobbiamo dire che nella tematica del tennis
l’oggetto ceramico più comune è la statuetta. Sin dalla fine dell’800
ad oggi c’è stata una grande proliferazione di statuette con soggetto
tennistico, di solito in bisquit e dipinte a mano. Si trattava quasi sempre
di un “lui e lei”, a volte di svariate misure, quasi uno stereotipo che
le varie case costruivano identiche anche se colorate diversamente. Se
in queste statuette dovessimo cercare un segno di riconoscimento relativo
al tennis giocato dell’epoca rimarremmo delusi. Le racchette sono appena
accennate e non si riesce a capire se si tratta di tennis o badminton (volano),
mentre riguardo ai vestiti indossati quasi sempre sono vestiti di fantasia
ed anche appartenenti ad epoche diverse. Un’altra particolarità: spesso
i soggetti sono accostati a una piccola funzione domestica, cosicché possiamo
avere statuette con portacandele, portaspilli, minuscoli vasetti per fiorellini
e così via.
Molto richiesti i piatti da parete ed i tankards ( i classici boccali per
la birra), entrambi economicamente abbastanza accessibili ma non facili
da reperire. Molti piatti sono stati creati apposta in occasione di speciali
avvenimenti tennistici anche in edizioni numerate.
Il collezionismo però rivolge il suo massimo interesse verso gli oggetti
di vera porcellana e molte famose case produttrici hanno inserito nelle
loro creazioni vari oggetti riguardanti il tennis. Meissen, Keramos,
Goldscheider
e tante altre hanno prodotto cose assai pregevoli e per accostarsi a tali
porcellane bisogna essere disposti a scucire dai 100 ai 200 euro se bastano.
Parecchi autori contemporanei hanno prodotto alcune serie di belle statuette
che nel caso degli artisti Juan, Josè e Vincente Lladro possono raggiungere
una valutazione superiore ai 500 euro. Il collezionismo di ceramiche può
anche raggiungere vertici elevati con reperti rari ed unici accessibili
solo ai grandi collezionisti ed ai musei.
Doveroso accennare alle quotazioni ed accettarne i valori, tuttavia vogliamo
spezzare una lancia a favore di un tipo di collezionismo di ceramiche puramente
affettivo che è composto di piccoli oggetti – ovviamente non di porcellana
– reperibili nel mercato con pochi spiccioli e che possono tenerci compagnia
nella vita di tutti i giorni: portacenere, piattini, scatolette, anche
se provengono dalla Cina o dalla Corea, se sono simpatici, ben vengano
sulla nostra scrivania . Questa tipologia di piccoli oggetti è sempre presente
nelle aste online, dunque divertimento assicurato con il minimo investimento.
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...