L’altoatesina estromette Casey Dellacqua, prima testa di serie a Hobart. Il 2015 sarà l’anno del best ranking? Brutta sconfitta di Roberta Vinci, va fuori anche Camila Giorgi.
Di Riccardo Bisti – 15 gennaio 2015
Il destino è in debito con lei. Per questo, Karin Knapp ha insistito testardamente anche quando il tennis sembrava ormai una chimera. E ha vinto lei. E’ tornata forte come prima e l’anno scorso ha vinto il primo titolo WTA, peraltro dopo una sequela di eliminazioni consecutive al primo turno. Quest’anno, con l’aiuto del preparatore atletico Marco Panichi, che dà una mano al Piccari Tennis Team, si presenta con grandi ambizioni. E a Hobart, nella remota Tasmania, ha eliminato la prima testa di serie, l’australiana Casey Dellacqua, centrando i quarti di finale. Un 7-5 2-6 6-3 che non entrerà nella storia, ma è pur sempre un successo su una top-30. La Knapp ha spesso dettato il gioco, anche a costo di commettere qualche errore, ed è stata molto brava nel terzo set, quando ha conservato con le unghie un break di vantaggio. Brava, al di là dei punti (pochi) che garantisce un posto nei quarti. Le cose potrebbero diventare più interessanti se dovesse battere anche Madison Brengle. Numero 51 WTA, Karin non ha svelato i suoi obiettivi stagionali, almeno in termini numerici. L’impressione è che possa puntare almeno alle top-30, soprattutto se dovesse giocare bene sulla terra battuta, quando non avrà praticamente punti da difendere.
ELIMINATE VINCI E GIORGI
E’ andata meno bene a Roberta Vinci. La tarantina ha giocato senza il giusto mordente contro Heather Watson. La giovane britannica, nove anni più giovane, si è imposta 7-6 6-2. Risultato giusto. A parte qualche lampo di classe, Roberta è sembrata con la testa già a Melbourne. In particolare non ha reso con il dritto, colpo fondamentale nell’economia del suo gioco. Nel tie-break ha commesso due errori proprio con il dritto e sbagliato una clamorosa volèe: errori non da lei, che hanno consentito alla britannica di chiudere addirittura 7-0. Nel secondo set, Roberta è uscita mentalmente dalla partita ed è piombata rapidamente sullo 0-5. A quel punto ha chiuso gli occhi, si è aggiudicata due game e forse avrebbe potuto avvicinarsi ancora un po’, soprattutto quando la Watson si è mostrata tutt’altro che cinica nel giocare un paio di matchpoint. Alla fine, un dritto in corridoio dell’azzurra ha spedito Heather in semifinale. Roberta arriverà a Melbourne con un buon anticipo, anche se francamente non sembra così competitiva in singolare. Di certo può fare grandi cose in doppio. Di sicuro non giocherà il doppio Camila Giorgi: l’italoargentina, favorita dal ritiro della Kanepi in mattinata, è stata eliminata nei quarti dalla giapponese Kurumi Nara, nata curiosamente il suo stesso giorno (il 30 dicembre 1991). Lontano dal campo centrale, è stata la consueta partita di alti e bassi, favorevole alla giapponese col punteggio di 6-1 3-6 6-2. Note positive? Forse la riduzione dei doppi falli: contro Storm Sanders ne aveva infilati 23, mentre stavolta si è limitata a 9. Ma non c’è dubbio che a Melbourne dovrà elevare il suo rendimento. Questo non è sufficiente.
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