La Schiavone nella conferenza stampa pre-finale si dimostra come sempre simpatica e spigliata, ma anche sicura e determinata…

da Parigi, Daniele Rossi  – foto Getty Images

 

Francesca Schiavone è chiamata all’ennesima conferenza stampa di questi ultimi giorni, ma questa volta arriva vestita in borghese e forse ancora più allegra e rilassata del solito.

 

Se vinco sabato? No, non la bacio per terra, la raccolgo tutta e me la porto a casa...Mi hanno chiamato in tanti, ma a mangiare fuori e a festeggiare ieri eravamo solo in quattro”.

Poi le fanno notare i precedenti non felicissimi con la Stosur e la differenza di stazza fisica: “Lei è veramente forte, ma io dovrò cercare di essere aggressiva e di studiare bene la tattica giusta. Ha un gioco che mi infastidisce, mette una pressione pazzesca. Dovrò cercare di contrattaccare. Pensa che tra l’altro forse giocheremo insieme il doppio, ne abbiamo parlato un po’ di giorni fa…”.

Poi aggiunge: “Se sono nervosa? Un po’ sì, però adesso sta arrivano il mio “mental trainer” e questo mi aiuterà. Questo è il mio momento, lo aspetto da tutta la vita, me lo voglio vivere e godermelo il più possibile; prima era solo un sogno, adesso è la realtà”.

“La mia relazione con i giornalisti italiani? Ora sto crescendo e migliorando e forse anche loro stanno iniziando a capire come sono fatta…certo non ci andrei a bere qualcosa…beh magari se offrono loro sì!”.

Una giornalista francese le dice che ha parlato con tante tenniste come Mary Pierce, Amelie Mauresmo e Tathiana Golovin: “Tutte hanno parlato bene di te…lo fanno solo le francesi o tutte le giocatrici?” “Tutte, ovviamente!”- risponde Francesca prontamente – “a parte gli scherzi, con queste ragazze giocavo già ai tempi dei junior, quindi ci conosciamo molto bene”.

Sulla finale: “Sarà un match molto duro, sarà una battaglia tattica, forse vincerà la più intelligente. La cosa fondamentale per me sarà tenere il servizio”.

Riti o scaramanzie? “No,domani seguirò la mia solita routine: mi alzerò tranquillamente verso le otto-otto e mezza, poi penso che andrò a farmi un giro, andrò a trovare il mio amico parigino, leggeremo insieme i giornali, tornerò in camera, farò la borsa e verrò qui”.

 

 


 

 

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