Non solo montepremi-record. L'Australian Open ha studiato un altro sistema per far contenti i giocatori: un rimborso spese di 1.000 dollari a testa. Dopo il rischio-boicottaggio paventato qualche mese fa per ragioni economiche, gli organizzatori di Melbourne hanno capito che è bene non scherzare. E allora hanno investito qualche centinaio di migliaia di dollari, cifra irrisoria a fronte degli utili, per costruirsi un po' di credito negli spogliatoi. 1.000 dollari faranno ridere i Federer e i Djokovic, ma sono preziosi per tutti i giocatori impegnati nelle qualificazioni, che rischiano di chiudere in passivo la trasferta. L'iniziativa è stata accolta con piacere dai tennisti: "L'Australian Open rafforza la sua fama di Slam dei giocatori. Grazie a Craig Tiley e Steve Woods" ha twittato Kevin Anderson. Da parte sua, Rajeev Ram ha scritto: "Bel gesto di Craig Tiley e Australian Open…che gli altri Slam prendano nota". Difficile che gli altri tornei possano fare qualcosa del genere, anche perchè sono collocati in periodi dell'anno in cui i tennisti si trovano già nei paraggi, con spese di viaggio sono più sostenibili. L'Australia è lontana e ci sono decine di giocatori che volano down under soltanto per il torneo di Melbourne, senza giocare alcun evento di preparazione. Con ancora più furbizia, gli organizzatori dell'Australian Open non hanno (ancora) rilasciato dichiarazioni ufficiali, lasciando che fossero i giocatori a far trapelare la notizia. Così non hanno nemmeno avuto bisogno di ostentare.Non solo montepremi-record. L'Australian Open ha studiato un altro sistema per far contenti i giocatori: un rimborso spese di 1.000 dollari a testa. Dopo il rischio-boicottaggio paventato qualche mese fa per ragioni economiche, gli organizzatori di Melbourne hanno capito che è bene non scherzare. E allora hanno investito qualche centinaio di migliaia di dollari, cifra irrisoria a fronte degli utili, per costruirsi un po' di credito negli spogliatoi. 1.000 dollari faranno ridere i Federer e i Djokovic, ma sono preziosi per tutti i giocatori impegnati nelle qualificazioni, che rischiano di chiudere in passivo la trasferta. L'iniziativa è stata accolta con piacere dai tennisti: "L'Australian Open rafforza la sua fama di Slam dei giocatori. Grazie a Craig Tiley e Steve Woods" ha twittato Kevin Anderson. Da parte sua, Rajeev Ram ha scritto: "Bel gesto di Craig Tiley e Australian Open…che gli altri Slam prendano nota". Difficile che gli altri tornei possano fare qualcosa del genere, anche perchè sono collocati in periodi dell'anno in cui i tennisti si trovano già nei paraggi, con spese di viaggio sono più sostenibili. L'Australia è lontana e ci sono decine di giocatori che volano down under soltanto per il torneo di Melbourne, senza giocare alcun evento di preparazione. Con ancora più furbizia, gli organizzatori dell'Australian Open non hanno (ancora) rilasciato dichiarazioni ufficiali, lasciando che fossero i giocatori a far trapelare la notizia. Così non hanno nemmeno avuto bisogno di ostentare.