Il calvario fisico è alle spalle, ma la strada per la gloria è ancora lunga. Precipitata al numero 555 WTA, Laura Robson non andrà in Australia. In teoria avrebbe potuto sfruttare il ranking protetto per entrare nel main draw, ma ha scelto di non usufruirne. Sconfitta al primo turno dello Us Open, ha ancora un jolly a disposizione (il ranking protetto si può utilizzare in un massimo di due Slam) ed evidentemente ha scelto il Roland Garros, forse perché non si sente ancora pronta per giocare ad alti livelli. La Robson è stata ferma per un anno e mezzo tra il 2014 e il 2015 a causa di un grave infortunio al polso sinistro. Dal rientro ha giocato appena otto tornei senza ottenere risultati di rilievo. Nel frattempo frequenterà il circuito ITF per cercare di rimettere in sesto la classifica.
Laura Robson rinuncia all’Australian Open
Il calvario fisico è alle spalle, ma la strada per la gloria è ancora lunga. Precipitata al numero 555 WTA, Laura Robson non andrà in Australia. In teoria avrebbe potuto sfruttare il ranking protetto per entrare nel main draw, ma ha scelto di non usufruirne. Sconfitta al primo turno dello Us Open, ha ancora un jolly a disposizione (il ranking protetto si può utilizzare in un massimo di due Slam) ed evidentemente ha scelto il Roland Garros, forse perché non si sente ancora pronta per giocare ad alti livelli. La Robson è stata ferma per un anno e mezzo tra il 2014 e il 2015 a causa di un grave infortunio al polso sinistro. Dal rientro ha giocato appena otto tornei senza ottenere risultati di rilievo. Nel frattempo frequenterà il circuito ITF per cercare di rimettere in sesto la classifica.