Ufficializzata la transizione: il torneo ATP di Los Angeles si trasferisce a Bogotà, a 3.000 metri d’altezza. Si giocherà sul cemento, dal 15 al 21 luglio 2013. Ma chi ci andrà?
Una veduta del Centro de Alto Rendimiento Deportivo di Bogotà
 
Di Riccardo Bisti – 12 dicembre 2012

 
In Colombia non ci sono stagioni vere e proprie. Per fortuna, luglio è un periodo senza grandi piogge. Ma c’è un dubbio: quanti (e quali) giocatori avranno voglio di andare a Bogotà nella settimana dal 15 al 21 luglio per giocare il neonato torneo ATP? In barba alla storia e ai tentativi di tenerlo negli Stati Uniti (deboli, in verità), lo storico torneo di Los Angeles muore e trasferisce armi e bagagli in Colombia, a 3.000 metri di altezza, dove si giocherà sul cemento all’aperto dopo Wimbledon e prima che inizi la stagione americana. Lo ha annunciato la stessa ATP dopo che la voce circolava da settimane. Il torneo si giocherà presso il Centro de Alto Rendimiento Deportivo, lo stesso che ha ospitato il vecchio torneo ATP (l’ultima edizione risale al 2001. L'appuntamento venne cancellato prima dell'esizione 2002) e dove si gioca ancora oggi il torneo WTA. Ci sono nove campi in terra battuta: per l'occasione, dunque, almeno 3-4 campi dovranno essere convertiti al cemento. Parole di circostanza per Brad Drewett, CEO ATP: “L’ATP World Tour è uno spettacolo globale, e la richiesta per ospitare eventi in giro per il mondo non è mai stata così grande. L’ultimo trasferimento rappresenta una fantastica opportunità per incrementare la nostra presenza in Sud America, mercato sempre più florido. Voglio anche ringraziare Jack Kramer e la sua organizzazione per il lavoro svolto in questi anni a Los Angeles. E’ stato molto apprezzato”. Il torneo è stato acquisito dalla società colombiana IMLA, presieduta da Manuel Matè. “Avere un torneo in Colombia è stato un percorso lungo. Non sarebbe stato possibile senza l’aiuto degli sponsor e lo sviluppo crescente dell’economia colombiana. Oggi il tennis è il secondo sport più popolare, e questo torneo fa parte della campagna per far conoscere il nostro meraviglioso paese”.
 
Sono dunque sfumate le voci secondo cui Bogotà avrebbe potuto aggregarsi agli altri tornei della Gira Sudamericana (il cui futuro è sempre più incerto, tra possibile cambio di superficie – concretizzatosi solo per Acapulco – e cambio di data, per nulla gradito ai giocatori). Dal 1997 al 2001, Bogotà si è giocato sulla terra battuta tra gennaio e febbraio. Adesso avrà vita e superficie propria. L’economia sudamericana è sempre più forte: tra pochi giorni, dopo la parentesi a Buenos Aires, sbarcherà in Colombia persino Roger Federer. Lo svizzero affronterà Jo Wilfried Tsonga nell’ultima tappa del suo tour sudamericano. Senza contare la vivacità organizzativa del Brasile, che nel 2013 vedrà nascere il torneo WTA di Florianopolis in attesa dell’ATP 500 di Rio de Janeiro. Come detto, si giocherà a Bogotà in pieno luglio. Il tabellone sarà a 28 giocatori e metterà in palio un discreto montepremi (638.085 dollari). Bogotà prende il posto di Atlanta, che si sposta di una settimana e si giocherà dal 22 al 28 luglio. La Us Open Series, dunque, perde un torneo ed avrà solo due ATP 250 (Atlanta e Winstom Salem) oltre al 500 di Washington e ai Masters 1000 di Montreal e Cincinnati. Bogotà si giocherà in contemporanea all’ATP 500 di Amburgo. A parte Alejandro Falla e Santiago Giraldo (oggi n. 54 e 57 ATP), è difficile ipotizzare quali giocatori andranno in Colombia. I terraioli resteranno in Europa, mentre gli specialisti del veloce non avranno alcun interesse a giocare un torneo in condizioni completamente diverse rispetto a quelli nordamericani. I campi in cemento, unite all’altitudine colombiana, dovrebbero creare condizioni velocissime e risultati a sorpresa. Ma se non c'erano alternative…