Dopo i casi di Fritz-Nakashima e Tiafoe-Tabilo l’ATP decide di cambiare: in caso di errori tecnologici, i giudici di sedia potranno intervenire
Tecnologia ok, ma fino a un certo punto. Dopo le situazioni spiacevoli recenti di Montreal tra Tiafoe e Tabilo e soprattutto di Cincinnati tra Fritz e Nakashima, verrà dato più potere ai giudici di sedia in caso di errore della tecnologia sulla chiamata automatica. Nel caso specifico del match tra Fritz e Nakashima, un’evidente dritto lungo dello statunitense di origini giapponesi non era stato chiamato fuori dai giudici di linea automatici. Il giudice di sedia Greg Allensworth, anziché assegnare il punto a Fritz, aveva deciso di far rigiocare il quindici.
Situazioni di questo tipo non si verificheranno più: se l’arbitro chiamerà una palla fuori non segnalata dalla tecnologia, non si ripeterà il punto, ma la decisione valida resterà quella presa dal giudice di sedia. Insomma, serve un aiuto umano per arrivare laddove non arrivi la tecnologia, perché talvolta anche i computer possono sbagliare.