La sconfitta di Paolo Maldini non ha rovinato la giornata di festa all'ASPRIA Tennis Cup. Il clamoroso interesse mediatico per la presenza dell'ex capitano rossonero ha permesso a Milano di tornare, per un giorno, capitale mondiale del tennis. “E' stata un'esperienza unica, ma non si ripeterà” ha detto Maldini.

Per un giorno, Milano è tornata ad essere la capitale del tennis mondiale. Il merito è del leggendario Paolo Maldini, ex capitano rossonero. In coppia con il maestro Stefano Landonio Maldini ha partecipato all'ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (43.000€ + H, terra battuta). C'era aria di grande evento, con decine di giornalisti accreditati e la presenza di tutte le più importanti TV italiane: Sky Sport (che ha effettuato anche un collegamento in diretta), Mediaset Premium, Rai Sport e tante altre. Senza contare le richieste di interviste giunte da tutto il mondo e il grande interesse della stessa ATP, che realizzerà un video celebrativo con tanto di intervista. Il match è durato 42 minuti ed è terminato 6-1 6-1 per la coppia polacca-olandese, composta da Tomasz Bednarek e David Pel. Non poteva essere altrimenti, vista la differenza di età e di abitudine a giocare a certi livelli. Lo stesso Landonio, ex ottimo giocatore negli anni 90, non è più in grado di sostenere i ritmi dei professionisti. Nonostante la netta sconfitta, Maldini ha colto il massimo a cui poteva aspirare: tirare alcuni colpi vincenti strappa-applausi. Ad esempio, un bel passante di dritto (decisamente il suo colpo migliore) sullo 0-3 nel primo set, più alcune discrete volèe. Sul 6-1 1-0, le coppie sono arrivate al “deciding point”, sul quale gli è riuscita una clamorosa demivolèe dietro la schiena. Colpo casuale ma spettacolare, anche se poi il punto è ugualmente andato agli avversari. Tanti sorrisi dopo il matchpoint, con Bednarek e Pel felicissimi di aver condiviso il campo con un campione a cui avevano visto sollevare la Champions League.

UN'ESPERIENZA CHE NON SI RIPETERA'
Giocare a tennis è completamente diverso – ha detto Maldini – è come dover sostenere un esame di lettere dopo aver fatto anni di matematica. C'era paura di non essere all'altezza. Con Stefano ci siamo detti di goderci il momento, anche perché non mi aspettavo certo di vivere un'esperienza del genere a 49 anni”. Maldini ha precisato di non avere nessuna intenzione di intraprendere una carriera nel tennis. “E' stata un'esperienza unica e irripetibile, l'ho vissuta come un gioco e non ci saranno altre partecipazioni di questo genere”. Con l'eleganza che lo contraddistingue ha evitato di fare i nomi, ma in questi giorni è stato contattato da alcuni tornei Challenger che ne avevano richiesto la presenza. “Ma ho rifiutato, anche perché non ho il tempo per allenarmi costantemente. Sono stato chiamato anche da alcuni ex colleghi che mi hanno fatto i complimenti”. L'ex azzurro non ha escluso a priori la possibilità di giocare qualche torneo ITF, magari con i pari età, quando avrà scavallato i 50 anni, tuttavia anche questa ipotesi sembra piuttosto remota. “Sembra comico, ma al primo punto del match mi sono stirato. Era un vecchio problema. E poi non ho troppo tempo per allenarmi”. Come a dire che il tennis, per Maldini, resterà un hobby. “Fatico a trovare punti in comune tra il calcio e il tennis. Intanto il tennis è uno sport individuale, poi per me è un problema l'utilizzo della racchetta e trovare la corretta distanza dalla palla”. Sulla partita, una valutazione molto serena: “Potevamo giocare meglio qualche punto, ma non ci sono problemi. Poteva finire 6-0 6-3, è finita 6-1 6-1 e va bene così. I nostri avversari si sono divertiti ed erano contenti di averci sfidato”. Talmente contenti che alla fine si sono fatti autografare alcune palline da Maldini. Secondo Stefano Landonio, l'ex azzurro preferisce giocare sui campi veloci e ha notevoli margini di miglioramento con il servizio. “In effetti ho un'impugnatura anni 70 – ha detto – in fondo ho giocato a tennis durante le vacanze estive, tra gli 11 e i 14 anni di età. Poi l'attività con il calcio mi ha impedito di praticare altri sport, prima che lo riprendessi a 40”.

TORTA GIGANTE PER I 49 ANNI
​Maldini si è fatto apprezzare per l'enorme disponibilità: sul Campo Centrale dell'ASPRIA Harbour Club c'erano circa 400 spettatori e molti di loro hanno portato a casa una foto o un autografo. C'era anche una tifosa cinese che ha pazientemente aspettato la fine delle interviste per farsi autografare un telo da mare con raffigurata, ovviamente, una prima pagina che celebrava una vittoria milanista in Champions League. E' stato lui a notarla e a invitarla a entrare nella sala conferenze per concederle foto e autografo. Tra gli spettatori c'era anche l'ex compagno Clarence Seedorf, pure lui appassionato tennista. Alla battuta di Carlo Alagna, direttore organizzativo del torneo, che lo ha invitato a giocare l'anno prossimo, Seedorf ha ricordato di avere sette anni in meno di Maldini. Come a dire che c'è ancora da aspettare. A margine dell'affollata conferenza stampa, l'ASPRIA Harbour Club ha premiato Maldini con una torta gigante per i 49 anni compiuti lunedì. Un bel modo di chiudere una giornata indimenticabile.