Si chiude con il lieto fine la disavventura di un ragazzino, che lunedì scorso si era visto strappare via un asciugamano lanciato da Jack Sock. La mobilitazione social aveva creato qualche malinteso, ma alla fine è stato lo stesso Sock a riconoscere Peter Woodville e a regalargli l'agognato souvenir.

Più che un souvenir, gli asciugamani di Wimbledon sono un feticcio. Dall'All England Club fanno sapere che ogni anno ne spariscono a decine. D'altra parte, nessuno può frugare nei borsoni dei giocatori. La mitologia dell'asciugamano si è rinnovata in questi giorni per la vicenda con protagonista Jack Sock e un suo giovane tifoso. Grazie alla vetrina onnivora dei social network, abbiamo scoperto che Peter Woodville, 14 anni, aveva afferrato l'asciugamano lanciato da Sock dopo la vittoria al primo turno contro Christian Garin. Tuttavia, uno spettatore adulto gliel'ha letteralmente strappato di mano. Immediate le reazioni social: l'onnipresente Judy Murray ha detto che il “ladro” avrebbe dovuto vergognarsi della sua azione, mentre gli account Twitter degli altri tornei del Grande Slam si sono offerti di regalare un asciugamano al ragazzo, creando un curioso…”Slam solidale”. La “caccia” al nome del ragazzo ha avuto esito positivo, con tanto di lieto fine nel weekend, quando Sock e Woodville si sono incontrati dopo un doppio misto. Il numero 18 ATP gli ha regalato l'asciugamano, stavolta senza mani fameliche intorno. Peter viene da Philadelphia, negli Stati Uniti “Era rimasto scioccato – ha detto Faeze Woodville, 55 anni, madre di Peter – era deluso, sconvolto. Negli Stati Uniti c'è l'abitudine che gli adulti lascino ai ragazzi gli omaggi e i souvenir. Facendo parte di diverse squadre sportive, ha imparato molto sulla sportività e sul buon comportamento”. Peter e sua madre sono rimasti a Londra per tutta la prima settimana: prima del volo di ritorno di domenica, si sono sciroppati cinque ore di coda per tornare a Wimbledon venerdì e seguire Sock in doppio misto.

IL MISTERIOSO RAGAZZO IRLANDESE
“Abbiamo visto la partita – continua la Woodville – dopo la vittoria, Peter si è avvicinato a Jack per ottenere un autografo. Credo che lo abbia riconosciuto, ha chiacchierato con lui e gli ha detto: 'Mi spiace veramente'. A quel punto, mentre firmava autografi, gli ha dato l'asciugamano. E' stato bello, Peter era davvero felice”. Ma come ha fatto a riconoscere il ragazzino? Pare che abbia dato una mano il cappellino indossato da Peter, con un logo molto caratteristico. I due sono usciti insieme dal campo, continuando a chiacchierare. Martedì scorso, dopo l'incidente, lo stesso Sock era intervenuto su Twitter: “Se qualcuno conosce il ragazzo a cui è stato strappato via l'asciugamano…mi faccia il suo nome e di sicuro gliene farò avere uno”. La faccenda ha avuto una certa risonanza, anche perché qualcuno avrebbe provato a fare il furbo. Mercoledì, l'agente di Sock (Mary Jane Orman di IMG) aveva detto che un ragazzo irlandese aveva preso contatto con Sock via Instagram e che gli avrebbero spedito un asciugamano. Tuttavia, sabato ha specificato: “Sembra che il ragazzo irlandese non fosse quello giusto. In realtà, era il ragazzo di Philadelphia”, aggiungendo che non ci sarebbe stato più nessun commento sulla vicenda. Sembra che Peter Woodville sia un grande appassionato di tennis. “Adora seguire i suoi giocatori preferiti, l'anno scorso siamo andati a seguire lo Us Open – continua la madre – abbiamo visto le partite di Jack e pensa che possa diventare un top player. Questo asciugamano è un gran bell'omaggio. Abitiamo negli Stati Uniti, non è facile andare a Wimbledon. Avere questo asciugamano vale molto di più che per qualsiasi altro evento”. Sarebbe interessante sapere da dove sia sbucato il ragazzo irlandese di cui si è parlato a metà settimana….