PRIMO BLOCCO – La finale di Coppa Davis sarà tra Francia e Belgio. I francesi non hanno avuto problemi: secondo Jacopo Lo Monaco, il merito principale di Noah è stato il recupero di Tsonga “Senza dimenticare la fiducia concessa a Lucas Pouille. Tuttavia, credo che fino a oggi abbia ottenuto risultati superiori rispetto al suo livello”. Bruxelles, il Belgio ha dato torto ai bookmakers che vedevano l'Australia favorita. “Secondo me, in caso di 2-2 Steve Darcis sarebbe stato favorito nell'ultimo singolare” dice Jacopo. L'ultimo atto si giocherà a Lille, sul cemento al coperto. Secondo Jacopo, per i francesi sarà importante trovare una superficie dai rimbalzi piuttosto alti. Il nostro esperto avrebbe preferito Australia-Francia, “Ma penso che possa esserci equilibrio. La cosa importante è che tutti i protagonisti delle semifinali siano disponibili”. Gli spareggi del World Group hanno segnato le retrocessioni eccellenti di Argentina, Repubblica Ceca e Russia. “Il risultato che mi ha sorpreso maggiormente è la sconfitta della Repubblica Ceca: non pensavo che avrebbero perso in Olanda, soprattutto dopo essere andati avanti 2-0”. Certi risultati hanno permesso all'Italia di entrare tra le teste di serie. Visto che abbiamo registrato molto prima dei sorteggi, non conoscevamo l'avversaria dell'Italia al primo turno. Con otto opzioni “casalinghe” su nove, eravamo convinti che gli azzurri avrebbero giocato in casa. Secondo Jacopo, sarebbe stato necessario giocare all'aperto anche dal 2 al 4 febbraio, secondo Riccardo sarebbe stato complicato scegliere una soluzione outdoor, come invece accadeva anni fa. Alla fine, l'urna di Londra ci ha messi tutti d'accordo: andremo in Giappone.
SECONDO BLOCCO – Le Next Gen Finals di Milano, oltre alle novità regolamentari, non avranno i giudici di linea. La tecnologia hawk-eye monitorerà tutti i colpi e permetterà ai giudici di sedia di valutare l'esatto punto di rimbalzo senza l'ausilio dei giudici. Siamo generalmente d'accordo con la novità: al netto del margine d'errore di 3,7 millimetri, gli errori saranno “uguali per tutti”. Inoltre, aiuteranno a ridimensionare la figura dei giudici di linea. Unica controindicazione: il costo. Hawk eye è molto costoso, dunque non potrà mai arrivare in tutti i tornei. Tanto spazio ad alcuni spezzoni del libro di Maria Sharapova, in cui ha raccontato i passaggi della love story con Grigor Dimitrov. Dal messaggio del manager Max Eisenbud fino a una fine raccontata con grande delicatezza. “Mi sono resa conto che la nostra storia era finita quando lui mi ha mostrato la foto di me accanto a sua madre nel box di Wimbledon, durante la semifinale del 2014. Quello che per lui era un ricordo bellissimo, per me era negativo”. Entrambi nutriamo forti dubbi sulla veridicità di questa storia. A chiudere, le vostre domande.
Quanto sono utili le pre-quali italiane per le Next Gen Finals?
Un nostro pensiero sui giovani Felix Auger Aliassime e Casper Ruud