La squadra femminile di Fed Cup non ha onorato la manifestazione “disertando” la finale di Cagliari, quella maschile riparte dalla Spagna… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris

 

Qualche giorno fa abbiamo conosciuto il "volto peggiore" della nazionale russa, quello delle campionesse che disertano in blocco la finale di Fed Cup a Cagliari con le azzurre per qualche dollaro in più nel Masterino di Sofia, in un'assurda sovrapposizione più unica che rara. Ma c'è un'altra Russia, quella di Davis… Quella che oggi naviga al 26esimo posto, tra Colombia ed Ecuador e che ha una gran voglia di tornare nel tennis che conta.

 

Una squadra lontana dai fasti dei primi anni 2000 quando marciò fino alla conquista dell'insalatiera per ben due volte, nel 2002 e nel 2006. Erano gli anni dell'esplosione di Marat Safin, dell'esperienza di Kafelnikov e del talento di Mikahil Youzhny e Nikolay Davydenko. Prima la Francia, poi, quattro anni più tardi, l'Argentina dovettero arrendersi ad una squadra davvero ben assortita.

 

Da qualche anno a questa parte il tennis maschile russo non riesce più ad esprimere campioni di primissimo livello, eppure la squadra di Davis ha una gran voglia di rilancio. Non a caso per tornare competitiva è ripartita dalla Spagna, proprio come hanno fatto molte ragazze. Se i giovanissimi talenti del tennis dell'est si sono trasferiti al caldo di Maiorca per allenarsi nella Vilas Tennis Academy, anche la nazionale maschile si è affidata al "metodo spagnolo"

 

Non a caso hanno scelto Sergio Sabadello, (nella foto con Bogomolov jr) head coach dell'accademia ed esperto allenatore argentino che ha lavorato anche al fianco di Rafa e Toni Nadal. Una collaborazione iniziata nel migliore dei modi che ha portato i russi a salvarsi nettamente nel play off del Group I di fine ottobre con il Sud Africa. All'Oympic Stadium di Mosca, Bogomolov (che da qualche settimana si allena a Maiorca) e compagni hanno inflitto un secco 5-0 ai sud africani, obbligandoli alla retocessione.

 

A fine gennaio i ragazzi di coach Tarpishev se la vedrano in casa con la Polonia (24esima, di sole due posizione avanti rispetto agli avversari) nel primo turno del Group I 2014. Una sfida sulla carta incerta ed equilibrata, che servirà a saggiare le reali chances di rilancio degli "eredi" di Safin e Davydenko…