Carla Suarez Navarro, che un anno fa era in ospedale a lottare contro il linfoma di Hodgkin, è tornata a disputare, per l’ultima volta, un torneo dello Slam. La spagnola saluta il tennis con il sorriso e a testa alta, consapevole di aver vinto la sua battaglia più importante

Carla Suarez Navarro, eliminata al primo turno degli US Open per mano di Danielle Collins, appende ufficialmente la racchetta al chiodo. La storia della spagnola, però, è diversa da quella di tutte le altre, dal momento che, un anno esatto fa, si trovava in ospedale a lottare contro il linfoma di Hodgkin. La tennista iberica, guarita dalla malattia lo scorso maggio, è riuscita ad essere pronta al ritorno in campo già per il Roland Garros, mossa dalla voglia di regalarsi un ultimo ballo nei tornei più importanti della stagione. Suarez Navarro saluta, dunque, il tennis giocato, avendo dato l’anima per questo sport, che l’ha vista raggiungere la sesta posizione della classifica mondiale, oltre alla seconda settimana in tutti e 4 i tornei del Grande Slam. La giocatrice delle Canarie chiude la sua carriera con un titolo 1000 in bacheca (Doha 2016), due in totale, e nove finali perse, tra cui spiccano quelle di Miami 2015 contro Serena Williams e Roma 2015 contro Maria Sharapova. Tra i risultati ottenuti in carriera, spiccano anche la finale in doppio alle WTA Finals, in coppia con la grande amica Garbine Muguruza.

Quest’ultima stagione – racconta Suarez Navarro in conferenza stampa – è stata un regalo che mi sono fatta, dopo aver vinto la partita più importante della mia vita. Un anno fa ero ero in ospedale e non sapevo nulla del mio destino: poter tornare a calcare, un’ultima volta, i campi più prestigiosi del mondo è stata un’emozione indescrivibile. Se sarò convocata, mi farò trovare pronta per le finali della Billie Jean King Cup, ma, in ogni caso, la mia carriera da singolarista termina con questo torneo. Mi sono divertita e ho apprezzato il grande amore della gente e delle altre giocatrici, che mi sono state molto vicine in questo momento particolare. Il mio sogno era quello di essere una tra le prime 10 giocatrici del Ranking e ci sono riuscita: sono molto contenta di quello che ho fatto, anche se non ho mai vinto uno Slam e non sono mai stata la numero 1 del mondo. Ora mi riposerò e, nel breve periodo, starò lontana dal tennis, poi si vedrà. Vi ringrazio di cuore: è stato un viaggio bellissimo”.