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Di Lorenzo Cazzaniga – 9 febbraio 2012
Appena scovata l’immagine, il sussulto è stato inevitabile: il marchio del coccodrillo è tornato a sfornare una racchetta, splendida per grafica e design, con un inserto in legno mixato alla grafite che già fa sognare gli appassionati del tennis più tradizionale.
Lacoste è sempre stata presente nel mondo del tennis con sponsorizzazione importanti, sia a livello di eventi (Roland Garros e ATP Finals su tutti) sia di giocatori (Richard Gasquet e Andy Roddick, tra gli altri), ma era dai tempi della mitici Equijet con la quale Guy Forget tirava ace a non finire, che Lacoste non produceva un telaio importante.
La RL12 è senza dubbio un telaio studiato per giocatori agonisti, dato il peso (320 grammi con bilanciamento a 33 centimetri), la rigidità (70RA) e l’ovale (98 pollici). Lo schema di incordatura è piuttosto aperto (16 x 20) e dovrebbe favorire le rotazioni. Ma la particolarità resta l’inserto in legno, ben visibile nella parte laterale che dovrebbe dare sensibilità e un feeling unico.
Un modello dunque che propone un perfetto mix tra innovazione e tradizione, come è nello spirito del marchio francese e del suo fondatore che, va ricordato, oltre a essere stato un fuoriclasse sul campo, ha progettato la prima macchina lanciapalle e vari modelli di racchetta, tra cui va ricordata quella che poi sarebbe diventata la Wilson T2000 che nelle mani di Jimmy Connors ha vinto diversi Slam ed è una delle racchette icona della sua epoca.
In attesa di poter provare sul campo questa nuova RL12, Lacoste ha comunque già dimostrato di voler tornare in maniera significativa nel settore dell’attrezzatura. Una volontà che speriamo sia condivisa anche in Italia dove c’è tanta fame di tennis e dove Lacoste può ritagliarsi quel posto in primissima fila che gli compete per qualità dei prodotti e tradizione del marchio.
