Di Riccardo Bisti – 20 ottobre 2014
Inizio soft per le WTA Finals di Singapore. Per la prima volta da quando si gioca con la formula del round robin, il torneo è stato allungato e dunque nelle prime giornate si giocano “soltanto” due match. L'esordio del Gruppo Rosso, quello di Serena Williams, è stato senza squilli né grosse emozioni. Rispettate le gerarchie di classifica: Serena ha battuto Ana Ivanovic con un doppio 6-4, mentre Simona Halep ha cancellato una spenta Eugenie Bouchard. E così il girone ha già assunto una sua fisionomia. Al di là di quanto visto sul campo, è stato un esordio positivo: lo scenario del Singapore Indoor Stadium era suggestivo, e il pubblico ha risposto positivamente. Confermati gli allestimenti degli ultimi tre anni a Istanbul, con le luci sparate solo sul rettangolo di gioco e il pubblico praticamente al buio, come se si fosse a teatro. Davvero bello. L'impressione è che la WTA abbia provato a ricreare il clima del Sinan Erdem Dome. Serena è partita forte, approfittando della tensione di Ana Ivanovic, di nuovo al Masters dopo un'assenza di ben sei anni. Ma quando ha sciolto il braccio, la serba ha rimontato da 1-4 a 4-4. Nel nono game, ha avuto una palla break per salire 5-4 e servizio. La partita avrebbe potuto cambiare, ma Ana ha sbagliato una volèe non impossibile. L'ha pagata cara, cedendo il servizio anche nel game successivo. La Ivanovic ha avuto il merito di non disunirsi e le ha provate tutte, peraltro contro una giocatrice che ha vinto le sue ultime tre apparizoni al Masters (2009, 2012 e 2013). Nel secondo set c'è stato uno scambio di break in avvio, poi il match è scivolato via fino al 5-4, quando Serena ha infilato il break decisivo con un gran rovescio lungolinea. “Grazie a tutti, è stato bello vedere i miei fans anche a Singapore – ha detto Serena – ho lavorato duramente e sono contenta di essere qui. E' stato un match combattuto, Ana ha giocato bene e ho dovuto impegnarmi al massimo. Ho quasi perso la voce dalle tante volte che ho dovuto gridare “Come on!”.
BOUCHARD QUASI NEL BURRONE
Nonostante la sconfitta, Ana Ivanovic non esce ridimensionata. Ha giocato un buon tennis ed è rimasta alla pari della Williams per quasi tutto il match. E questa sconfitta era nell'ordine delle cose, visto che ha ceduto otto volte su nove contro l'americana (l'unico successo è arrivato quest'anno all'Australian Open). Tuttavia, in conferenza stampa ha manifestato tutta la sua delusione. “Mi infastidisce il fatto che in entrambi i set ho commesso qualche errore di troppo quando ho servito per rimanere nel set – ha detto – in particolare mi spiace per il primo set, dove ho avuto una palla break sul 4-4. L'errore mi ha condizionato e nel gioco successivo mi sono disunita, il che è stato piuttosto deludente. Peccato, perchè mi ero creata diverse occasioni”. La Ivanovic potrà tornare in pista battendo Eugenie Bouchard, parsa emozionata e fuori fase durante il match contro Simona Halep. La rumena ha ringraziato e si è imposta 6-2 6-3, in poco più di un'ora. Più che il risultato, sorprende il modo in cui è maturato. Erano entrambe stanche, ed entrambe avevano una fasciatura sulla gamba, ma la Halep era più centrata e tranquilla. Adesso si giocherà la possibile qualificazione contro Serena Williams, mentre Ivanovic e Bouchard cercheranno di cancellare lo zero dalla casellina delle vittorie. Se i pronostici dovessero essere rispettati, Serena dovrebbe andare a due vittorie, con Halep e Ivanovic a una. Questo significherebbe che la serba e la rumena giocherebbero una sorta di spareggio.
I RIMPIANTI DELLA IVANOVIC
Halep-Bouchard è stata una brutta partita. Non fosse stato un match del Masters, sarebbe stata etichettabile come una partita di “fine stagione”. La Bouchard è partita malissimo, commettendo un mucchio di errori che hanno spinto la rumena rapidamente sul 4-0. Tanto è bastato per aggiudicarsi il primo set. A quel punto, la Halep non ha mostrato alcun segno di cedimento ed è piombata sul 3-0 anche nel secondo set, per la gioia della sua manager Virginia Ruzici, molto inquadrata a bordo campo, quasi più del suo coach Wim Fissette. Sul 3-1, forse incredula per la facilità del match, si è un filo distratta commettendo qualche errore dovuto al tipico calo di concentrazione. Tuttavia, a differenza di quanto le era riuscito nel corso dell'anno, la Bouchard non ha trovato alcuna scossa agonistica e si è arresa piuttosto rapidamente. “Ho giocato molto bene e sono lieta di aver ritrovato il mio gioco – ha detto la Halep, un po' in difficoltà negli ultimi due mesi – ho giocato aggressiva al momento giusto e ho tirato diversi colpi vincenti. La Bouchard è molto giovane e resterà al top per molti anni”. Ma a Singapore dovrà cambiare rapidamente registro, altrimenti rischia di essere la giocatrice-materasso del Gruppo Rosso. Mercoledì, sempre a partire dalle 13.30 italiane (diretta SuperTennis) scatta il Gruppo Bianco. In campo Sharapova-Wozniacki e Kvitova-Radwanska.
WTA FINALS 2014
GRUPPO ROSSO
Serena Williams (USA) b. Ana Ivanovic (SRB) 6-4 6-4
Simona Halep (ROM) b. Eugenie Bouchard (CAN) 6-2 6-3
GRUPPO BIANCO (martedì)
Maria Sharapova (RUS) vs. Caroline Wozniacki (DAN)
Petra Kvitova (CZE) vs. Agnieszka Radwanska (POL)