FED CUP – Una generosa Vinci supera il dolore, approfitta delle paurose incertezze della Hampton e aggancia il 2-2. Si va al doppio di spareggio.
Roberta Vinci ha schiantato la Hampton, soprattutto sul piano mentale
TennisBest – 10 febbraio 2013
C’è stato un momento, nel secondo set, in cui Roberta Vinci non faceva più un punto. Sulla testa dell’Italia ha aleggiato il fantasma di uno spareggio per non retrocedere che non giochiamo dal 2008, quando abbiamo superato l’Ucraina ad Olbia. Jamie Hampton, con il suo tennis tanto leggero da apparire quasi invisibile, si è aggiudicata il secondo set e per l’Italia sembrava finita. Roberta è uscita dal campo e al ritorno sembrava aver ritrovato un minimo di brillantezza. Non ha fatto niente di speciale (a parte due buoni passanti di rovescio in topspin, colpo che non gioca quasi mai), e si è trovata avanti 5-0. La Hampton è sparita dal campo come un ectoplasma. Una metamorfosi inquietante per una giocatrice capace di offrire un grande spettacolo ma che non ama la terra battuta e non ci si troverà mai, a meno che non metta su 10 chili di muscoli. Non è facile giocare contro un’avversaria dolorante (e la Vinci lo era, soprattutto nel secondo set, con una fasciatura alla coscia sinitra), ma sciogliersi completamente non è lecito, soprattutto nelle gare a squadre. Nel terzo set non ha mai lottato, ha commesso un mucchio di errori e non ha mai tentato di ribellarsi all’idea della sconfitta. E’ finita 6-2 4-6 6-1 per la Vinci e con un grosso sospiro di sollievo per Corrado Barazzutti, che in caso di sconfitta sarebbe stato messo sotto processo per aver messo in campo una giocatrice non al top, lasciando fuori una Knapp in buone condizioni.
Deciderà tutto il doppio, nella bizzarra formula della Fed Cup che toglie ulteriore importanza a una specialità senza appeal. Scenderanno in campo Errani-Vinci contro Huber-Lepchenko: sarà decisivo e stabilirà la squadra che affronterà in semifinale la Repubblica Ceca, che a Ostrava ha liquidato l’Australia con un secco 4-0. Il punto decisivo è arrivato da Petra Kvitova, vincitrice in rimonta (2-6 7-6 6-4 lo score) contro Samantha Stosur. L’australiana ha raccolto il poco invidiabile primato di tre tie-break persi su tre (Sabato aveva perso 7-6 7-6 contro Lucie Safarova). Per l’Italia è una bella occasione, perché potremmo prenderci la rivincita sulla squadra che lo scorso anno ci ha eliminato in semifinale. Stavolta giocheremmo in casa, e probabilmente sarebbe un’altra storia. In caso di sconfitta, l’Italia affrontarebbe una delle quattro squadre provenienti dal World Group II per mantenere un posto tra le prime otto. Tutto dipenderà dal doppio.
ITALIA – STATI UNITI 2-2
Sara Errani b. Jamie Hampton 6-2 6-1
Varvara Lepchenko b. Roberta Vinci 2-6 6-4 7-5
Varvara Lepchenko b. Sara Errani 7-5 6-2
Roberta Vinci b. Jamie Hampton 6-2 4-6 6-1
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