Francesca Schiavone supera la Tsurenko, da cui aveva perso male in Fed Cup. Avanti anche la Vinci. Djokovic facile, Seppi si ritira: nel maschile non ci sono più italiani.
Roberta Vinci sfiderà al terzo turno la slovacca Dominika Cibulkova
Di Riccardo Bisti – 11 marzo 2012
La sconfitta in Fed Cup non le era andata giù. Il modo in cui Lesia Tsurenko l’aveva annichilita in casa, sulla terra battuta (nonostante Barazzutti la definisca “la più forte del mondo sul rosso”), era troppo pesante per Francesca Schiavone. Per questo l’azzurra ha affrontato con particolare concentrazione il suo match d’esordio a Indian Wells. C’era più di una preoccupazione, perché l’avvio di stagione di Francesca non era stato dei migliori. Anzi, diciamolo pure: era stato pessimo. Invece si è imposta con un secco 6-2 6-4 in poco più di un’ora. Risultato importante, soprattutto sul piano psicologico. Non c’è mai stata storia: la Schiavone è partita fortissimo: 4-0 e poi 6-2. Molto bene anche nel secondo, dove è volata 5-1 prima di subire l’unico passaggio a vuoto che ha permesso all’avvenente ucraina di rifarsi sotto. Ma quando è andata a servire per rifugiarsi sul 5-5 (e lì, effettivamente, il match avrebbe potuto girare), la Tsurenko ha perso il servizio a 30 e ha spedito la Schiavone al terzo turno, dove affronterà Lucie Safarova in un anticipo di Fed Cup, ammesso che la ex fidanzata di Berdych venga convocata (nel match di primo turno contro la Germania le è stata preferita Iveta Benesova). I precedenti dicono 3-3, ma c’è di che essere preoccupati: la Schiavone ha vinto solo sulla terra battuta, mentre tutti i precedenti sul veloce sono andati alla Safarova, l’ultimo nel 2011 a Toronto, in condizioni piuttosto simili a quelle di Indian Wells. Una Schiavone al 100%, tuttavia, non può temere il tennis schizofrenico della Safarova.
Bene anche Roberta Vinci, che nel suo match d’esordio non ha avuto problemi contro la spagnola Silvia Soler Espinosa (n. 76 WTA), battuta con un doppio 6-3. La tarantina ha così vendicato Alberta Brianti, battuta al fotofinish dalla spagnola al primo turno. Al terzo round, la tarantina se la vedrà con Dominika Cibulkova, una delle più abbordabili tra le top 20. Gli scontri diretti sono 2-1 per la Cibulkova, che ha vinto i due match sul cemento mentre la Vinci si è imposta lo scorso anno sull’erba di ‘s-Hertogenbosch (dove poi avrebbe vinto il torneo). Tra gli altri match di giornata, si segnala la sconfitta di Sabine Lisicki (n. 11 del tabellone), battuta piuttosto nettamente dalla spagnola Lourdes Dominguez Lino. Fuori altre teste di serie “minori”: Monica Niculescu (n. 26), Petra Cetkovska (28) e Kaia Kanepi (29).
In campo maschile, a parte l’esordio “easy” del campione in carica Novak Djokovic (6-3 6-2 ad Andrey Golubev), si registra la sorprendente eliminazione di Richard Gasquet, cancellato alla distanza dallo spagnolo Albert Ramos, mentre ce l’ha fatta per un pelo Andy Roddick. Dopo aver battuto Federer nell’esibizione del Madison Square Garden, per poco non si faceva battere da Lukasz Kubot, buon doppista che però se la cava anche in singolare. Sotto 6-4 5-4 e servizio, Roddick ha mostrato di avere ancora voglia di lottare ed è riuscito a portare a casa la partita, anche se la strada per tornare ad alti livelli è ancora piena di ostacoli, forse insormontabili. Tra gli altri match, qualche difficoltà per Berdych contro Stakhovsky (abbastanza sorprendente) e per Almagro contro Querrey (meno sorprendente). Alla fine, comunque, i favoriti l’hanno sempre spuntata. Nella notte italiana, è arrivato il ritiro di Andreas Seppi, ultimo italiano in gara, costretto al forfait quando era in svantaggio 6-3 3-2 contro Mardy Fish. Andreas ha alzato bandiera bianca per problemi allo stomaco dopo che un rovescio in corridoio aveva sancito il break per Fish nel secondo set. Ad ogni modo, non dovrebbe essere nulla di grave per Seppi, che risulta ancora iscritto al torneo challenger di Dallas al via lunedì.
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