A febbraio, Sara Errani aveva superato Anna Karolina Schmiedlova nella finale di San Paolo. Cinque mesi dopo, la ventenne slovacca si è presa la rivincita sulla terra di Bucarest. È il suo secondo titolo nel 2015: aveva già vinto a Katowice battendo in finale la Giorgi.La tavola di Sara Errani sembrava già apparecchiata per il nono titolo in carriera, invece la romagnola dovrà attendere ancora. Per il momento, al terzo posto della classifica italiana all-time rimane Roberta Vinci, con un titolo in più. La numero uno d’Italia contava di pareggiare i conti nel piccolo BRD Bucharest Open, dove si sono visti chiari segnali di un clima meno teso con la ex compagna di doppio, invece si è imbattuta in un’ottima Anna Karolina Schmiedlova, che l’ha battuta per 7-6 6-3 e si è presa il secondo titolo dell’anno, confermando un tennis di livello ben più alto di quanto dica la sua classifica. Visto l’andazzo, coach Milan Martinec deve iniziare a preoccuparsi. Nel 2015 la ventenne slovacca ha vinto due titoli WTA, entrambi in sua assenza. Sia ad aprile a Katowice, dove colse la prima vittoria in carriera battendo in finale Camila Giorgi, sia a Bucarest, al suo box c’era la mamma, compagna nelle prime esperienze con la racchetta in mano e ancora al suo fianco tanti anni dopo. Quando il coach non è disponibile la accompagna lei, e sta diventando una sorta di talismano. Non è un caso, forse, che nell’altra finale dell’anno ci fosse lui e non la madre, e la figlia la perse in due set a Rio De Janeiro, proprio contro Sara Errani. Anche a febbraio l’azzurra – che spesso ha esternato il desiderio di avere più tornei sulla terra battuta – decise di non perdere la chance di giocarci il più possibile, seppur la condizione non fosse delle migliori. Ma se in Brasile riuscì comunque a prendersi il titolo, non ce l’ha fatta in Romania, complice un match di livello decisamente superiore dell’avversaria. Cinque mesi fa si era sottomessa al tennis dell’azzurra, non riuscendo a prendere in mano l’iniziativa, stavolta invece è stata lei a fare la partita, toccando le corde più deboli del tennis di Sara.
 
SARA CI RIPROVA A BAD GASTEIN
Già in avvio di match le ha fatto capire di non aver alcuna intenzione di perdere di nuovo, volando subito 3-0 a suon di vincenti, e poi è stata brava a contenere nei momenti migliori dell’azzurra. Che non fosse la sua giornata lo si è visto poco dopo, quando ha regalato il 2-4 mandando larga una volèe facile come bere un bicchier d’acqua,  ma ha tenuto duro e si è data con tanta grinta la chance di fare partita. Il leitmotiv del match è stato sempre lo stesso: Schmiedlova avanti ed Errani e rincorrere, con più o meno successo. Ci è riuscita in entrambi i set, da 2-5 a 5-5 nel primo e da 1-3 a 3-3 nel secondo, complice un po’ di tensione nel braccio rivale, ma non ha mai trovato la marcia utile per allungare. Come nel confronto di Rio De Janeiro, che finì 7-6 6-1 per l’azzurra, è stato fondamentale il tie-break. A differenza di quanto avvenne alla rivale, Sara non è crollata dopo averlo perso, ma il primo set è stato comunque una sorta di spartiacque: la Schmiedlova ha capito che poteva vincere per davvero e pure come farcela, e l’ha tenuto ben presente fino alla fine. Un motivo in più, per l’azzurra, per non guardare al match con troppa amarezza. La rivale ha giocato meglio e lei ci ha provato con quel che aveva, oggi troppo poco per mettere in bacheca un nuovo trofeo. Ma niente paura: ci riproverà da domani a Bad Gastein, Austria, dove un tabellone costruito su misura nei primi due turni la aiuterà a smaltire le fatiche e provare a riscattarsi il prima possibile. Per la rivale, invece, un titolo che conferma delle ambizioni interessanti e il nuovo ruolo da numero uno di Slovacchia, grazie al doppio sorpasso su Cibulkova e Rybarikova. In attesa di un risultato che dia una scossa sensibile a una delle classifiche più bugiarde del Tour.
 
WTA BUCAREST – FINALE
Anna Karolina Schmiedlova (SVK) b. Sara Errani (ITA) 7-6 6-3