Slam, Masters 1000, ATP 500…In quali tornei i top-ten hanno colto I migliori risultati? E dove possono migliorare nel 2014? Murray e gli Slam, Del Potro è il Re dei 500. E Rafa, Nole e Roger?
La suddivisione dei punti ATP ottenuti da Rafael Nadal e Novak Djokovic nel 2013
Di Riccardo Bisti – 18 dicembre 2013
L’avvento del computer ci ha resi tutti un po’ ragionieri. Il tennis è sempre stato uno sport di numeri, ma le classifiche computerizzate hanno accentuato la tendenza. I ranking ATP-WTA sono molto importanti, anche più di quel che sembra. Roger Federer può permettersi di dire di non essere interessato alla classifica (“A meno che non ci sia da lottare per il numero 1”), ma è l’unico a poterlo fare. Per gli altri, quel numerino accanto al proprio nome significa prestigio e soldi. Spesso, gli sponsor offrono bonus decisamente interessanti in base alla classifica. Per questo, a inizio anno, si pongono sempre degli obiettivi. Ma per raggiungerli, bisogna sapere da dove si arriva. Per questo, è opportuno dare un’occhiata alla spartizione della torta nel 2013. Con l'aiuto delle statistiche realizzate dal sito "Change Over Tennis" vediamo come sono suddivisi i punti ATP dei vari top-10, per cercare di capire dove e come possono migliorare nel 2014.
RAFAEL NADAL
48% Masters 1000
31% Grand Slam
10% ATP 500
8% ATP World Tour Finals
3% ATP 250
Lo spagnolo è stato il Re dei Masters 1000. Ne ha vinti ben cinque, con la finale a Shanghai. La differenza l’ha fatta lì, anche perchè negli Slam ha avuto un rendimento altalenante: due trionfi, ma un’assenza e un primo turno lo hanno penalizzato. Nel suo caso, non è difficile puntare gli obiettivi: i margini di miglioramento sono soprattutto negli Slam.
NOVAK DJOKOVIC
42% Grand Slam
34% Masters 1000
12% ATP World Tour Finals
12% ATP 500
Il serbo è stato quasi impeccabile. Non ha mai fallito, a meno che non si vogliano considerare fallimenti le semifinali al Roland Garros e Wimbledon. Difficile individuare possibili miglioramenti, anche perchè si è aggiudicato il Masters di fine anno. Novak sarebbe ben lieto di ripetere il 2013, magari con una vittoria Slam in più. Siamo convinti che la baratterebbe volentieri con uno scivolone.
DAVID FERRER
46% Grand Slam
30% Masters 1000
14% ATP 250
10% ATP 500
Zitto zitto, il valenciano ha ottenuto prestazioni eccezionali negli Slam: finale a Parigi, semifinali in Australia e due quarti gli hanno regalato un bottino sufficiente per chiudere il terza posizione. “Ferru” è sempre in grado di stupirci, ma sembra difficile che possa mantenere questi livelli. Crediamo che mantenere un piazzamento tra i top-10 sarebbe un buon successo. La chiave potrebbe essere il rendimento negli ATP 500.
ANDY MURRAY
61% Grand Slam
30% Masters 1000
9% ATP 250
La vittoria a Wimbledon e la finale in Australia sono stati i capisaldi della stagione dello scozzese. Se non ci fosse stato il successo a Miami (dove peraltro ha rischiato di perdere la finale), la sua stagione si sarebbe basata su un paio di eventi. Certo, Wimbledon mette in secondo piano tutto il resto. Dando un’occhiata al suo bilancio, sembra quello con più margini di miglioramento. Perchè può giocare (molto) bene anche sulla terra.
JUAN MARTIN DEL POTRO
42% ATP 500
38% Masters 1000
16% Grand Slam
4% ATP World Tour Finals
Torta anomala. Del Potro è stato il Re degli ATP 500, vincendone ben quattro. Tuttavia, è stato un disastro negli Slam. Ha centrato la semifinale a Wimbledon, vero, ma ha fallito negli altri tre, rimettendoci un mucchio di punti. Il 2014 di Palito, se davvero vuole diventare il terzo incomodo, passerà necessariamente dagli Slam. Magari a partire dall’Australian Open, dove le condizioni sembrano adatte al suo tennis.
ROGER FEDERER
36% Masters 1000
31% Grand Slam
18% ATP 500
9% ATP World Tour Finals
6% ATP 250
La peggiore stagione dello svizzero è stata la più equilibrata. A parte il disastro a Wimbledon, ha distribuito i punti in modo piuttosto omogeneo. Interessante il 18% conquistato negli ATP 500, importanti per tenerlo a galla. Il problema di Federer, tuttavia, non è la distribuzione dei punti. E’ che deve conquistarne di più, dappertutto.
TOMAS BERDYCH
49% Masters 1000
22% Grand Slam
17% ATP 500
7% ATP 250
5% ATP World Tour Finals
Grandi dubbi attorno al ceco: ha raggiunto il top del suo potenziale, oppure può crescere ancora? Quest’anno è stato molto continuo nei Masters 1000, dove ha raccolto addirittura il 50% del bottino. Andrea Scanzi lo aveva soprannominato “sparapalle efebico”, ma alla prova dei fatti è piuttosto costante. Gli manca l’exploit: la finale a Wimbledon 2010 è stata un caso?
STANISLAS WAWRINKA
36% Masters 1000
34% Grand Slam
19% ATP 250
11% ATP World Tour Finals
Il salto di qualità è arrivato nel 2013. Lo svizzero ha colto punti importanti sia nei Masters 1000 che negli Slam, con una splendida semifinale a New York. Ha giocato bene dappertutto, forse è un po’ mancato negli ATP 500, che dovrebbero essere terra di conquista per i giocatori del suo livello. Tuttavia, crediamo che metterebbe la firma per ripetere il 2013.
RICHARD GASQUET
35% Grand Slam
34% Masters 1000
25% ATP 250
6% ATP 500
La semifinale allo Us Open è stata il coronamento di una bella stagione. Il francese ha giocato benissimo negli ATP 250, cogliendo anche qualche titolo. Crediamo che anche lui metterebbe la firma per giocare una stagione analoga alla precedente. Con Sergi Bruguera al suo angolo, crediamo che punterà al singolo exploit, quello che non gli è mai riuscito: una finale Slam o una vittoria Masters 1000.
JO WILFRIED TSONGA
39% Masters 1000
37% Grand Slam
19% ATP 250
5% ATP 500
Il fatto che abbia chiuso tra i top-10 nonostante lo stop per l'infortunio al ginocchio la dice lunga sulla bontà del suo tennis. In particolare, è stato bravo sulla terra battuta, con una bella semifinale al Roland Garros. Esaurito l’apporto di Roger Rasheed, ripartira con un team tutto francese. Jo ha la possibilità di giocare bene in tutti i quattro Slam: il 37% del 2013 può aumentare, magari con un exploit tipo quello di sei anni fa in Australia.
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