E’ il più serio candidato a mettere in discussione il dominio dei primi quattro. Juan Martin Del Potro sta tornando. Ecco 10 curiosità su di lui.
Juan Martin Del Potro è numero 9 del ranking ATP. E' stato anche n. 4
Di Riccardo Bisti – 9 marzo 2012
Non ci fosse Roger Federer, il giocatore più "hot" del momento sarebbe Juan Martin Del Potro. Dopo il buon quarto di finale all’Australian Open (pure lì battuto da Federer), l’argentino ha rinunciato al primo turno di Coppa Davis in Germania per concentrarsi sulla carriera individuale. Gli è andata benissimo: finale a Rotterdam, vittoria a Marsiglia e semifinale a Dubai. Le uniche due sconfitte sono arrivate per mano di Federer: netta a Rotterdam, più onorevole negli Emirati (dove ha sciupato un vantaggio di 5-0 nel tie-break del secondo set). Adesso Del Potro si trova a Indian Wells, dove dovrà difendere la semifinale conquistata nel 2011. Farà il suo esordio contro il vincente di Matosevic-Bemelmans, poi negli ottavi avrebbe David Ferrer e nei quarti l’ennesima sfida contro Roger Federer. Sarebbe il quarto scontro diretto in meno di due mesi. Come buona parte dei top players, l’argentino punta alle Olimpiadi di Londra. Si giocherà sull’erba, la superficie peggiore per lui, ma lo scorso anno ha dimostrato di poter giocare bene arrivando negli ottavi e giocando un’ottima partita contro Nadal. “Mi piacerebbe molto partecipare, non sono mai stato alle Olimpiadi – ha detto Del Potro – so che è un’esperienza unica e spero di arrivare in buone condizioni. Le medaglie hanno tutto lo stesso valore: singolo, doppio e doppio misto”. Gli ottimi risultati negli ultimi tornei hanno alimentato le sue speranze di tornare tra i primi 5. Intanto è già numero 9. “Mi vedo più vicino rispetto a qualche anno fa o all’anno scorso. Continuo tranquillamente a fare il mio lavoro. Lo scorso anno ci sono state partite in cui mi sentivo piuttosto lontano dai migliori, ma con il tempo sento che le cose sono migliorate. I primi quattro hanno grande solidità e continuità”. A Indian Wells proverà a dare l’ennesima spallata al muro eretto dai migliori. Nel frattempo ecco 10 curiosità sull’argentino. Alcune sono piuttosto note, altre un po' più "nascoste".
1) IL CALCIO
Da bambino, Del Potro giocava a tennis nelle pause che si prendeva dal calcio (è tifoso del Boca Juniors). “Oggi sono il peggiore calciatore che ci sia. Ho perso tutte le mie capacità”
2) I SOPRANNOMI
Oggi lo chiamano “La Torre di Tandil” o semplicemente “La Torre”. Da bambino lo chiamavano “Palito”, ma potreste farlo girare anche se dite “Delpo” oppure “Enano” (anche se quest’ultimo soprannome è caduto in disuso…e prescrizione).
3) IL LAVORO
L’argentino ha più volte ripetuto che, se non fosse diventato un tennista, avrebbe intrapreso gli studi e la carriera da architetto.
4) IL RECORD
Nel 2008 è diventato il primo giocatore nella storia dell’ATP a vincere i suoi primi quattro titoli…uno dopo l’altro. In quella calda estate vinse Stoccarda, Kitzbuhel, Los Angeles e Washington. La striscia vincente si interruppe nei quarti di finale dello Us Open contro Andy Murray.
5) TUTTO IN FAMIGLIA
La vittoria a Stoccarda nel 2008 non gli riservò il solo prize-money, ma anche una Mercedes SLK. Sempre legato alla famiglia, “Delpo” decise di regalarla alla sorella Julieta.
6) IL MOMENTO PIU’ STRESSANTE
Per sua stessa ammissione, è stato il matchpoint nella finale dello Us Open 2009 contro Roger Federer. “E’ stato il momento più stressante della mia vita. Ero ad un passo dal vincere il mio torneo preferito, dal realizzare un sogno. E’ stato un momento difficile ma allo stesso tempo esaltante”.
7) COME REGGERE LA TENSIONE
Prima della finale contro Federer a Flushing Meadows era molto nervoso, ma trovò un modo per calmarsi: telefonare agli amici in piena notte. “La notte prima della finale ho parlato al telefono con i miei amici di Tandil, quelli che conosco sin da ragazzino. Non riuscivo a dormire, così dissi: parlatemi tutta la notte. Se non avessi avuto loro sarei stato molto più nervoso. Sarò stato al telefono per quattro ore”.
8) IL MOMENTO INDIMENTICABILE
Dopo la vittoria alla Us Open, l’accoglienza in Argentina è stata indimenticabile. Nella nativa Tandil gli hanno fatto fare il giro della città a bordo di un camion dei pompieri. “Mi hanno detto che c’era un terzo degli abitanti, circa 40.000 persone”. Il sindaco gli ha anche consegnato le chiavi della città.
9) L’AMICIZIA DEI COLLEGHI
Il 2010 è stato il periodo più duro, con l’operazione al polso e la dura riabilitazione. In quel periodo ha ricevuto parecchi messaggi di solidarietà da parte dei colleghi, trai quali Federer, Nadal, Djokovic e Murray. “E’ stato un bel segnale. Mi hanno dimostrato che stavano ancora pensando a me. Se gli altri si preoccupano per te vuol dire che sei una bella persona. E questo è molto più importante del tennis”
10) UN LUTTO NEL CUORE
Dopo ogni vittoria, da buon cattolico, Del Potro si fa il segno della croce e manda un bacio verso il cielo. E’ un segno di ringraziamento, ma anche di ricordo. E’ il suo modo di salutare una sorella scomparsa tragicamente tanti anni fa. “Credo che mi protegga da lassù”.
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