Le infinite contrattazioni per ottenere una wild card al torneo di Acapulco, tra telefoni bollenti e speranze di ritiri altrui. Alla fine l’ha spuntata il messicano Tigre Hank.
Il messicano Tigre Hank ha un match quasi impossibile contro Sam Querrey
TennisBest – 25 febbraio 2014
9.150 dollari sono una bella cifra. E’ il denaro destinato agli sconfitti al primo turno del torneo ATP di Acapulco. Gli organizzatori messicani avevano a disposizione tre wild card. Oltre a Marcos Baghdatis, sono stati invitati due giocatori messicani, Miguel Angel Reyes Varela e Tigre Hank. Ma non è stata una vicenda indolore, anzi. Juan Ignacio Ceballos, uno dei migliori cronisti dell’America Latina, ha raccontato le vicende degli ultimi giorni di avvicinamento all’Abierto Mexicano Telcel. Una vera e propria corsa contro il tempo, in cui le armi non erano le racchette, bensì i telefoni cellulari. Tutti pregavano di poter giocare un torneo così importante e raccogliere un montepremi buono per pagarsi qualche mese di attività. Ecco la cronistoria del weekend.
GIOVEDI’ 20 FEBBRAIO
Ore 20. Da Rio de Janeiro giunge la notizia che Fabio Fognini avrebbe dato forfait. Dopo quattro settimane a tutta birra, con 15 partite in 21 giorni, Fabio ha preferito rinunciare. Nel frattempo, da Delray Beach informavano dell’infortunio all’anca di Kei Nishikori. Due colpi durissimi per un torneo che già deve scontrarsi con la concorrenza di Dubai.
Ore 22.40. Il tennista guatemalteco Cristopher Diaz Figueroa osserva sul suo cellulare l’entry list aggiornata. Digita la sua password sulla player-zone del sito ATP e si rende conto di essere fuori di quattro posti dalle qualificazioni. Lui è numero 422 ATP. Tuttavia, i nomi di Fognini e Nishikori risultano ancora. Significa che la chance di giocare è ancora concreta.
Ore 22.41. Accanto a lui c’è il modesto tennista messicano Luis Patino, numero 994 ATP. Quando apprende dei ritiri di Fognini e Nishikori, vede la possibilità di poter giocare. Il giovane australiano Thanasi Kokkinakis, cui era stata promessa una wild card per le qualificazioni, sta per entrare direttamente nel tabellone preliminare. A quel punto, si libererebbe una wild card per Patino. Che si inquieta: chiede il numero di telefono di Raul Zurutuza, direttore del torneo, per mandargli una mail o un messaggio di whatsapp (il crash sarebbe arrivato un paio di giorni dopo…). Il suo messaggio inizia con un “Estimado Raul…”
Ore 23.05. “Nishikori e Fognini non vengono, però dovrebbe esserci Ivo Karlovic” dice la mail di Zurutuza. Il croato era in dubbio dopo essersi ritirato dal secondo turno di Delray Beach. Ivo aveva una wild card assicurata, tuttavia i forfait dell’ultim’ora potrebbero garantirgli un posto in tabellone e dunque liberare un’altra wild card, stavolta per il main draw e i preziosi 9.150 dollari. Diaz Figueroa e Patino vanno a dormire pieni di dubbi, paure e speranze. E con loro altri giocatori che, al risveglio, si ritroveranno protagonisti di una giostra impazzita.
VENERDI’ 21 FEBBRAIO
Ore 8.48. Mail. “Raul, c’è la possibilità che Karlovic entri direttamente in tabellone senza bisogno di wild card? E può succedere qualcosa del genere con Kokkinakis nelle qualificazioni?”. Mail di risposta: “Si, può succedere. Karlovic è appena entrato in tabellone, qualcuno entrerà direttamente senza passare dalle qualificazioni”.
Ore 10. Nella palestra del’hotel, Christopher Diaz Figueroa si allena facendo un po’ di cyclette. Non ha la certezza di giocare le qualificazioni, però tiene sempre sotto controllo il telefono. C’è Rajeev Ram, regolarmente iscritto, impegnato nelle semifinali del challenger di Morelos. In caso di vittoria, non avrebbe potuto giocare ad Acapulco. Ma in caso di sconfitta, sarebbe arrivato. “A che ora gioca? E contro chi?”. Affronta il dominicano Victor Estrella, ed è proprio lui il destinatario del messaggio di Diaz Figueroa.
Ore 10.30. Entra in scena un nuovo personaggio. Si tratta di Tigre Hank, mancino messicano numero 642 ATP. Avrebbe giocato comunque, perché gli avevano riservato una wild card per le qualificazioni. Però l’ingresso in tabellone di Karlovic gli offre una chance in più. Ma ancora non lo sa. A mezzogiorno ha un campo prenotato con il connazionale Mauricio Astorga.
Ore 11. “Non ho nessuna novità” scrive Patino via whatsapp, sempre in attesa d una risposta da Zurutuza. Lui si era recato ad Acapulco per allenarsi e sostenere i giocatori del Centro BIC, la più importante accademia del paese. Zurutuza gli risponde e gli dice che avrebbe definito tutto più tardi.
Ore 11.50. Diaz Figueroa esulta: “Si è cancellato Tobias Kamke. Sono dentro alle qualificazioni”. E lo fa agitando il pugno, come se avesse vinto chissà cosa. E pensare che il primo turno delle qualificazioni non offre montepremi. Soltanto vincendo una partita si intasca qualcosa: 570 dollari.
Ore 11.52. Si aggiunge un altro nome alla lista delle aspiranti wild card per le qualificazioni. Si tratta di Miguel Gallardo, numero 536 ATP. “Io vado a firmare, poi vediamo che succede”. Il problema di Gallardo è che ha 32 anni, e la sua età lo tiene fuori dal giro delle wild card già da un paio d’anni.
Oe 12.10. Astorga e Hank si allenano. “Non sappiamo nulla delle wild card, nessuno ci ha avvisato". Nel frattempo, negli uffici del torneo, gioisce la messicana Marcela Zacarias, invitata per il tabellone principale. Il torneo femminile ha la sua ultima wild card.
Ore 18. Pioggia di visite presso l’ufficio di Raul Zurutuza. Si fa vedere un altro giocatore messicano, Manuel Sanchez (n. 1254 ATP). Saluta, e già che c’è chiede se la wild card lasciata libera da Kokkinakis è ancora disponibile. Tigre Hank è lì fuori, ha annusato la possibilità di giocare in tabellone. Chiede a tutti se hanno informazioni.
Ore 18.10. Sembra tutto definito. Zurutuza accende il laptop e dà un’occhiata al ranking ATP dei giocatori messicani. Hank è il meglio piazzato, dunque giocherà in tabellone. Si libera dunque un’altra wild card per le qualificazioni, che andrà a Patino. Per l’altro invito, restano in attesa Sanchez e Gallardo. Ma dovranno aspettare fino alle 21, quando finalmente si sorteggerà il tabellone delle qualificazioni.
Ore 21.10. Diffuso l’ordine di gioco di sabato 22 febbraio. Ognuno ha la sua risposta. Hank non c’è perché sarà in tabellone. Patino è ammesso con una wild card e avvisa subito la sua famiglia. L’altro invito va a Cesar Ramirez (n. 725 ATP), ex numero 3 junior che a 24 anni non si è ancora rassegnato a restare un “bidone”.
Ore 23.15. Tigre Hank mostra un sorriso a 32 denti. Per la prima volta, giocherà nel tabellone principale di un torneo ATP. “E’ una grande opportunità”, E si dirige verso l’aeroporto, dove andrà ad accogliere il suo allenatore. Nella roulette maledetta delle wild card, stavolta gli è andato tutto bene.
In realtà, tante preoccupazioni non sono servite a molto. Diaz Figueroa ha perso al primo turno delle qualificazioni, cedendo 6-1 7-5 a Donald Young; Cesar Ramirez ha raccolto cinque giochi contro Tim Smyczek; Luis Patino ha perso 6-2 6-1 contro Stephane Robert; il povero Mauricio Astorga ha preso un’imbarcata (6-0 6-1) contro David Goffin. Dei protagonisti di questa telenovela, resta in gara il solo Tigre Hank, che ha pescato un primo turno difficilissimo contro Sam Querrey. Esordirà nel match clou di lunedì, alle 22 locali. Le 5 del mattino in Italia. Il match sarà trasmesso in diretta: i telecronisti di tutto il mondo avranno qualcosa da raccontare.
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