Il quarto di finale vinto su Rublev porta Sinner allo Scontro del torneo. Ancora di fronte a Djokovic, dopo le Finals di Torino e, soprattutto, dopo la Coppa Davis

«Oggi Sinner non mi sembrava come le altre volte – va diritto al punto Panatta -, ma gli basta anche essere moscio per battere uno come Rublev. Nel tie-break ha rischiato e ha fatto 5 punti pazzeschi, poi sul 5-1 ha pensato bene di rallentare, e giustamente Sinner l’ha mandato a casa. Secondo me Sinner ormai è oltre questo tipo di giocatori. Dico di più, dovrebbero fare i tornei a 4», provoca Adriano.

«E’ stato bravo ad aver gestito bene l’ingresso in ritardo, perché degli idioti li hanno fatti iniziare tardi a causa del doppio delle leggende. Che poi per il fatto stesso che non giochiamo io e te, Adriano, non si può chiamare torneo delle leggende», commenta Paolo tra l’indispettito e il divertito.

La vittoria di Sinner contro Rublev lo porta allo Scontro del torneo. Di nuovo contro Djokovic, dopo un finale di stagione incandescente tra loro.

«Credo che pur di non perdere in semifinale contro Sinner, Djokovic potrebbe decidere di buttarsi dal decimo piano – sentenzia Bertolucci – Conoscendolo, dopo quello che è successo in Davis, per lui diventa la partita più importante dell’anno».

«Anche perché, se perde contro Sinner in Australia, può salutare subito il Grande Slam», precisa Adriano.

Ma ci sarà modo di tornare sul discorso, perché la semifinale è ancora lontana…

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Puntata 2: «Ma come fanno a rispondere dalla tribuna!»

Puntata 3: «Perché chi vince il primo set non va mai in bagno?»

Puntata 4: «V’ho fatto tutti famosi»

Puntata 5: I rompirune

Puntata 6: «Quando Sinner incontra un giocatore di tennis?»

Puntata 7: «Giocavi con me perché ero bella…»

Puntata 8: «Quando guardo Sinner, non vedo come possa perdere…»

Puntata 9: «Rublev in campo sembra un po’ Paolino Cané»