US OPEN – Il torneo di Roberta Vinci prende una piega inaspettata: rimonta la Begu e al terzo turno non troverà la Radwanska, ma la più abbordabile Shuai Peng, storica avversaria in doppio.

Di Riccardo Bisti – 28 agosto 2014

 

Nella strana Little Italy azzurra, Roberta Vinci non era certo la più attesa. Ok, nelle ultime due edizioni dello Us Open aveva centrato i quarti (peraltro giocando grandi partite), ma le sensazioni del 2014 non erano così buone. Male nei grandi tornei, appena meglio in quelli piccoli, è scesa al numero 30 WTA, rischiando addirittura il sorpasso della rampante Camila Giorgi. Un po' poco, per chi è arrivata ad un passo dalle top-10. La stessa Giorgi, così come Flavia Pennetta e la super-amica Sara Errani, erano più attese di lei. E poi c'era un tabellone-carogna, con la possibilità di pescare Agnieszka Radwanska al terzo turno. Sembrava un ostacolo troppo grande, anche se un paio d'anni fa l'aveva battuta (o meglio, ridicolizzata) proprio a New York. Dopo tre giorni di torneo, invece, è cambiato tutto. Roberta è al terzo turno in virtù della vittoria un po' sofferta contro la rumena Irina Camelia Begu, numero 61 WTA dal tennis un po' spartano, ben diverso da quello elegante e demodè della Vinci. A un certo punto, il match sembrava esserle scappato di mano. 6-2, 2-1 e servizio per la Begu. La rumena spadroneggiava col rovescio lungolinea, mentre Roberta non trovava il giusto aiuto dal dritto. La tarantina è famosa per il rovescio in slice e le volèe (il New York Times ha premiato la sua volèe, definendola la migliore del circuito), ma è grazie ai miglioramenti con il dritto che ha effettuato l'eccezionale salto di qualità nel 2012-2013. Quando il colpo ha ripreso a funzionare, un effetto-domino si è abbattuto sulla partita. Il rovescio in slice è tornato radente, e la rumena ha smesso di comandare.


STACCARE LA MANO ALLA PENG

La partita è definitivamente cambiata quando l'azzurra ha brekkato nel decimo game e ha allungato la pugna, dominando il terzo. La vicenda si è fatta ancora più interessante quando la Radwanska si è fatta sorprendere da Shuai Peng, onesta giocatrice cinese (n. 39 WTA) che negli ultimi anni ha trovato fortuna con il doppio. Insiela taiwanese Su-Wei-Hsieh ha formato una delle coppie più forti, in lotta (perdente) proprio con Errani-Vinci per la leadership. Spesso hanno perso contro le azzurre, ma le hanno anche dato qualche dispiacere, come lo scorso anno in finale al Foro Italico. Roberta la conosce bene, anche se in singolare l'ha affrontata solo due volte, con un successo per parte. “Meglio lei che la Radwanska – ha ammesso – ma non sarà facile. Gioca tutto a due mani, in pressione, è veloce. Rischia molto, quindi sbaglia anche parecchio. Sta attraversando un buon momento. Dovrà metterle fretta, andare avanti il più possibile e obbligarla a staccare la mano visto che gioca sia dritto che rovescio a due mani”. Contro la Radwanska, la cinese ha impressionato soprattutto con il rovescio, martellando con la soluzione incrociata e obbligando la polacca sulla difensiva. Non ha tremato al momento di chiudere e ha colto uno dei migliori successi in carriera. “Ci ero andata vicina già tre anni fa in Australia, quando avevo avuto due matchpoint”.


IL COLLO NON DA' PIU' FASTIDIO

La Vinci, tuttavia, ha armi diverse e la freschezza mentale di chi, nonostante i 31 anni, sta ritrovando la condizione dopo una stagione difficile. Nel post-match, ha parlato apertamente dei problemi avuti a inizio anno. Le difficoltà sono nate già in fase di preparazione. Un problema al collo, emerso in novembre, le ha impedito di prepararsi al meglio. Si è presentata in Australia senza particolare fiducia, poi aveva l'atteggiamento sbagliato. “Probabilmente ero un po' scarica dopo due stagioni eccezionali, in cui avevo vinto parecchio sia in singolare che in doppio. Non avevo la continuità giusta, quella si ottiene soltanto con le vittorie, perchè l'allenamento è un'altra cosa”. In doppio non ha mai smesso di vincere, ma in singolare non era scattato il click. Adesso, nella New York amica, dove negli ultimi anni ha perso solo contro italiane, può centrare una seconda settimana insperata e poi…chissà. In fondo siamo pur sempre nei pressi di Little Italy.