Da quando ha assunto Carlos Rodriguez, la cinese ha raggiunto la finale a Montreal e vinto a Cincinnati. Ma con la Kerber avrebbe perso se la tedesca non fosse scoppiata a metà partita.
Le finaliste del torneo WTA di Cincinnati
Di Lorenzo Cazzaniga – 20 agosto 2012
Na Li si è presentata alla finale di Cincinnati con un incoraggiante bilancio di 4 vittorie a 1 contro Angelique Kerber ma, soprattutto, con coach Carlos Rodriguez al suo fianco. Una presenza balsamica. Eppure ha avuto bisogno del crollo verticale della tedesca per vincere il primo titolo del 2012 dopo essere stata in svantaggio 6-1 3-1. Ancora una volta, la Kerber ha dimostrato di poter giocare alla pari contro tutte. Nel primo set ha letteralmente massacrato la cinese. E’ parsa una donna-fortezza. Non solo difendeva alla grande, ma tirava dritti e rovesci con una potenza devastante. Al suo angolo c’era Torben Beltz che la incoraggiava a cercare con costanza il dritto della Li, evitandone l'eccezionale rovesco. La tattica ha funzionato, e probabilmente sarebbe bastata per portare a casa partita e torneo se non fosse finita la benzina. In avvio di secondo set, la cinese ha provato a cambiare tattica proiettandosi a rete, ma ha subito perso il servizio. Si è riportata in parità ma è finita sotto 3-1. La partita sembrava finita, ma l’aggressività di Na Li e il progressivo spegnersi della tedesca hanno sigillato l’1-6 6-3 6-1 finale, con la Li capace di vincere 11 degli ultimi 12 giochi.
Nel terzo set, la Kerber non ne aveva più e ha provato a picchiare a più non posso, ma senza discernimento. Pam Shriver, inviata a bordocampo per conto della CBS, ha cercato di intervistare Torben Beltz durante il match, incassando un netto rifiuto. “Non parlo fino a fine partita”: A quanto pare, la Kerber aveva qualche problema alla gamba destra che le impediva di muoversi a dovere. C’erano quasi gli estremi per un ritiro, ma “Angie” non ha voluto togliere alla cinese la gioia del matchpoint vincente. La cinese, giustamente, ha chiuso gli occhi e ha infierito fino ad aggiudicarsi il sesto titolo in carriera, il primo dopo il Roland Garros 2011. A Montreal si sentiva per mail e telefono con Rodriguez…ed è giunta in finale. A Cincinnati si è ritrovata con il coach argentino e ha vinto il torneo. Probabilmente non è un caso e la ritroviamo – all’improvviso – tra le favorite per lo Us Open. Come la Kerber, che proprio l’anno scorso a New York ha iniziato la sua scalata, raggiungendo la semifinale da numero 92 WTA (battendo la Pennetta nei quarti). Oggi volerà al numero 6, anche se è l’unica top 10 a non aver ancora giocato una finale Slam. Ma il salto di qualità è impressionante, pauroso. Prima del 2012 aveva un bilancio di 0 vittorie e 11 sconfitte contro le prime dieci. Quest’anno i numeri dicono 8-7. Cincinnati ci ha posto molte domande. Le risposte arriveranno a New York. Basterà pazientare per 3 settimane.
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