Grande sorpresa al nuovo WTA di Gstaad: all’esordio nel circuito maggiore, la sedicenne Rebeka Masarova (numero 797 al mondo) supera in rimonta Jelena Jankovic, facendo sognare la Svizzera. Sarà lei la stella del dopo Federer? Le somiglianze sono parecchie.

Peccato che ci siano due giorni di scarto, 6 agosto 1999 Rebeka Masarova, 8 agosto 1891 Roger Federer, altrimenti le somiglianze sarebbero quasi surreali. Proprio come Roger, infatti, anche la nuova stellina del tennis svizzero è nata a Basilea, ha mamma straniera (spagnola, e pure papà, slovacco: il cognome non tradisce), e ha iniziato a far seriamente parlare di sé da piccolissima. Ha raccontato di aver iniziato a giocare dopo aver visto Federer in campo per la sua prima finale di Wimbledon, nel 2003, e a 13 anni di distanza è una delle più forti juniores del mondo, campionessa al Roland Garros e attualmente numero 3 del ranking ITF under 18. Ma non solo, perché grazie alla wild card ricevuta per il nuovo torneo WTA di Gstaad, la sedicenne svizzera si è regalata un esordio da ricordare nel circuito maggiore, superando per 1-6 6-4 6-2 niente meno che Jelena Jankovic, ex numero uno al mondo e seconda testa di serie sulla terra del Ladies Championships. Proprio lei che da professionista aveva giocato giusto una ventina di incontri nei tornei minori ITF, utili giusto per entrare appena fra le prime 800 della classifica. Ma sulle Alpi ha fatto il miracolo. “Dopo il primo set sono stata brava a ridurre gli errori – ha detto – e rimanere concentrata su quelli che mi ero prefissata di fare. Lei cercava spesso il mio rovescio, io ho dovuto fare l’opposto e provare a giocarle il più possibile sul diritto. È diventata una gara a chi sbagliava meno, ma quando ne ho avuto l’occasione mi sono presa i punti che mi servivano. Idee chiare che le hanno fruttato 30 punti WTA in un colpo solo, e pure un secondo turno non impossibile contro l’estone Anett Kontaveit, numero 92 del mondo.