Vivace dibattito sulle condizioni di gioco del Centrale dello Us Open. Diversi giocatori pensano che sia un po' troppo lento, ma gli organizzatori sostengono che sia perfettamente uguale, sia agli anni passati che agli altri campi. Tuttavia, condizioni meteo, umidità e palline possono influire. L'eventuale semifinale Federer-Nadal dovrebbe giocarsi di sera.

Si avvicinano le fasi finali dello Us Open e ogni dettaglio è oggetto di discussione. Ovviamente, anche la velocità del campo: secondo alcuni, le condizioni di gioco dell'Arthur Ashe Stadium sarebbero più lente rispetto a quelle degli altri campi. Visto che i restanti match di singolare si giocheranno su questo campo, può essere un fattore. A esprimersi è stato Brad Gilbert, oggi commentatore per ESPN: il campo gli sembra più lento rispetto agli anni scorsi, il che potrebbe favorire Rafael Nadal, soprattutto in vista dell'ipotetica semifinale contro Roger Federer. “Sinceramente non saprei – ha detto Rafa dopo la brillante vittoria su Dolgopolov – mi sembra che questo campo sia in buone condizioni per giocare un buon tennis. Se mi chiedete una preferenza preferisco giocare col caldo e non con il tetto chiuso”. La tesi di una diversa velocità è contestata da Pablo Carreno Busta: contro Shapovalov ha giocato per la prima volta sull'Arthur Ashe, peraltro sotto il tetto. A suo dire, la velocità del campo era simile agli altri campi “L'unica differenza davvero rilevante riguarda il rumore”. In campo femminile, sia Coco Vandeweghe che Petra Kvitova cercano di non attribuire troppa importanza a questo fattore, anche se la ceca li ha trovati addirittura più rapidi. “Mi sembra che i campi siano un po' più veloci rispetto all'anno scorso o agli anni passati”. I pezzi grossi del torneo, tuttavia, hanno smentito: il direttore David Brewer ha detto che l'Arthur Ashe ha la stessa velocità degli altri campi, e non è cambiato nulla rispetto agli anni passati. “L'Ashe non è più lento di altri campi – ha detto – abbiamo fatto le dovute misurazioni con una serie di strumenti, sia prima che dopo il torneo. Lo facciamo ogni anno, ormai da una dozzina. I nostri dati dicono che il Court Pace Rating (CPR) dell'Arthur Ashe è identico a quello di tutti gli altri campi”.

TANTI FATTORI IN BALLO
Più in generale, allo Us Open viene utilizzato da molti anni il Decoturf, superficie dura, un po' meno confortevole rispetto al Plexicushion australiano, definita come “medio-veloce” nella scala di velocità stabilità dall'ITF. È fisiologico che il campo si velocizzi con l'andare del torneo, perché l'ultimo strato della superficie acrilica (che contiene sabbia) si consuma col gran numero di partite, ben cinque al giorno, senza contare gli allenamenti. Il dibattito sulla velocità dei campi importanti è un argomento ricorrente. Ad esempio, all'Australian Open si è discusso a lungo su una presunta maggiore velocità. In realtà, certi campi erano stati ridipinti prima di altri, dunque con l'usura erano risultati più veloci di altri. Secondo Brewer i campi dello Us Open 2017 sono stati preparati in un raggio di 30 giorni, e l'Arthur Ashe è stato completato in contemporanea con la maggior parte degli altri. Ovviamente, le percezioni sulla velocità di un campo sono dettate da mille fattori come il tipo di palle o le condizioni meteo. Ad esempio, nella prima settimana ha fatto molto caldo. Quando le temperature sono molto alte, la palla viaggia più lentamente nell'aria e i rimbalzi sono più alti (in effetti, le condizioni migliori per Nadal). “Le valutazioni dei giocatori sono soggettive e dipendono da altri fattori: ad esempio, potrebbero aver cambiato la tensione delle corde, oppure essere condizionati dall'umidità”. Anche Gilbert ha ammesso che il meteo può essere un fattore importante: “Il campo può cambiare drasticamente a seconda delle condizioni. Anche le palline possono reagire in modo diverso alle condizioni climatiche”. Le semifinali maschili sono previste a partire dalle 22 italiane, dunque piuttosto tardi. L'ipotetica Federer-Nadal, quasi certamente, sarà collocata come seconda. Una specie di sessione notturna, insomma. In linea teorica, potrebbe essere un piccolo vantaggio per Federer.