Nel remake della sfida del Roland Garros con Monfils, Fognini perde ancora la testa. A Nizza il ligure esce al secondo turno dopo un match da psicoanalisi.
Fabio Fognini ha concesso la rivincita a Gael Monfils
Da Nizza, Lorenzo Baletti – 23 maggio 2013
La saga Fognini-Monfils vive il secondo atto a Nizza, sempre in Francia, dopo l’ormai celebre sfida del Roland Garros 2010, passata alla storia non tanto per il risultato finale (vinse Fognini in cinque set) ma per il folle andamento. Nell’occasione, giunti a metà quinto set, dopo aver rimontato due parziali di svantaggio, Fognini aveva cominciato a lamentarsi dell’oscurità, chiedendo ripetutamente l’interruzione della partita, e perdendo tempo tra un punto e l’altro per costringere gli organizzatori all’interruzione. Fabio ebbe anche tre match point, drammaticamente non sfruttati nonostante i crampi di Monfils, e l’epilogo della partita era stato posticipato al giorno dopo tra un mare di fischi e polemiche. In piena luce, Fognini aveva infine chiuso per 9-7, ancora tra un mare di fischi e polemiche. A Nizza, per fortuna, ci sono le luci sul campo Centrale, altrimenti chissà cosa sarebbe potuto succedere. Per il resto, infatti, si è visto di tutto. Una degna continuazione di quell’incontro, esattamente tre anni dopo. In piena notte francese, passate le 23, Fognini è entrato in campo piuttosto nervoso, e nel corso del primo set non ha risparmiato monologhi e lamentele, soprattutto per la prima di servizio che non entrava mai. In tutto questo, uno spettatore evidentemente ubriaco non mancava di rumoreggiare e incitare Monfils, in modo decisamente pittoresco. Perso il parziale 6-2, il secondo set si è aperto con un break per Fabio. Si poteva sperare in una rimonta, invece l’azzurro si è innervosito ancora di più. Il casus belli si verifica sul 6-2 1-3 15-0 e servizio Fognini. Il giudice di linea chiama fuori una palla di Fognini, che chiede all’arbitro di verificare. Monfils fa ampi cenni che la palla è fuori, e si rivolge a Fabio facendoglielo capire chiaramente. “Stai calmo, è la seconda verifica che chiedo” urla Fognini all’avversario. Di risposta, Monfils urla qualcosa in francese e si avvicina verso la rete con fare minaccioso. Ci vuole il giudice di sedia per calmarli entrambi.
“Era chiaro che quella palla fosse fuori, e lui era tutta la partita che si lamentava e parlava, quindi gli ho voluto far capire come stavano le cose” dirà poi Monfils in conferenza stampa. E pensare che il francese, stuzzicato il giorno prima dai cronisti, aveva dichiarato che l’episodio di Parigi faceva ormai parte del passato. Roba vecchia. Invece la miccia è accesa e Fognini cede il servizio. La partita diventa una lotta, il poco pubblico si scalda e si diverte, e Fognini, in balìa del nervosismo, alterna colpi spettacolari ad errori incredibili. Un paio di falli di piede aumentano ancora di più la rabbia del ligure, che scaraventa una pallina fuori dal circolo e si becca un warning. Fabio raggiunge l’apice sul 5-5 15-15. Qui un suo dritto, effettivamente buonissimo, viene chiamato fuori. “Siamo ridicoli, proprio contro coso (Monfils), ma che strano…mi sono veramente rotto…alla prossima mi devi portare fuori” urla l’italiano verso la tribuna, nella zona in cui siede Pascal Maria, coordinatore degli arbitri a Nizza. Le ruggini di tre anni riaffiorariano tutte in un colpo. Ruggini che però scalfiscono solo l’armatura di Fabio, perché Monfils prende coraggio, nel game successivo annulla due set point e alla fine vince il tie break rimontando da 3-5. Il volto di Fognini a fine partita è tutto un programma, neanche il tempo di farsi una doccia e scappa via dal circolo. Purtroppo, la folle notte di Fognini a Nizza è l’ennesima dimostrazione di quanto l’azzurro debba ancora lavorare sul piano mentale. Perché i colpi ci sono, ma se non supportati dalla testa, servono a poco. Cose dette e ridette, di cui Fabio è perfettamente a conoscenza. Per ora Monfils ringrazia, si vendica della sconfitta parigina, e porta gli scontri diretti sull' 1-1. Ora aspettiamo tutti la bella..magari già al Roland Garros?
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