La strana illuminazione di Singapore
Piccolo incidente diplomatico alle WTA Finals: Caroline Wozniacki si è lamentata dell'impianto d'illuminazione del Singapore Indoor Stadium, che a suo dire l'ha distratta in più di un'occasione. A un certo punto, ha fermato il match con la Sharapova per discutere con l'arbitro. "Era tutto spento, poi a un certo punto si sono accese le luci – ha detto – ci sono voluti un paio di minuti per spegnerle. Poi, dopo il cambio campo, erano di nuovo accese. Si trovano proprio in mezzo e all'inizio erano spente. E' stato un po' strano". La Sharapova ha detto che gli organizzatori hanno lavorato sulle luci prima del torneo. "Nel primo giorno di allenamento c'era un po' di buio in mezzo al campo e troppa luce ai lati, perchè erano puntate verso l'esterno. Sono intervenuti, ma il risultato è stata una forte luce in campo ma insufficiente ai lati. In realtà, ancora adesso mi sembra che sia insufficiente. Quando colpisci in corsa ti sembra di essere in ombra, poi torni in campo e sei di nuovo nella luce". Singapore non aveva mai ospitato un evento del genere: è dunque normale che abbiano ancora qualche problema organizzativo-logistico. . A un certo punto, ha fermato il match con la Sharapova per discutere con l'arbitro. "Era tutto spento, poi a un certo punto si sono accese le luci – ha detto – ci sono voluti un paio di minuti per spegnerle. Poi, dopo il cambio campo, erano di nuovo accese. Si trovano proprio in mezzo e all'inizio erano spente. E' stato un po' strano". La Sharapova ha detto che gli organizzatori hanno lavorato sulle luci prima del torneo. "Nel primo giorno di allenamento c'era un po' di buio in mezzo al campo e troppa luce ai lati, perchè erano puntate verso l'esterno. Sono intervenuti, ma il risultato è stata una forte luce in campo ma insufficiente ai lati. In realtà, ancora adesso mi sembra che sia insufficiente. Quando colpisci in corsa ti sembra di essere in ombra, poi torni in campo e sei di nuovo nella luce". Singapore non aveva mai ospitato un evento del genere: è dunque normale che abbiano ancora qualche problema organizzativo-logistico.