Con una grande prova di forza lo scozzese ha spento i bollenti spiriti di Nick Kyrgios, e sfiderà Berdych per un posto in finale. Secondo l'australiano, Andy può vincere il titolo, e c'è un dato importante che gli sorride.Il sogno di un intero paese, traslato per giorni nelle corde della Yonex di Nick Kyrgios, si è infranto. Per il momento Andy Murray è ancora troppo superiore, e ne ha dato ampio sfoggio nella notte australiana di martedì. In poco più di due ore lo scozzese è passato con un convincente 6-3 7-6 6-3, incontrando qualche difficoltà solo nel terzo set. Nei primi due, invece, è sempre stato saldamente al comando delle operazioni, concedendo poco al servizio e respingendo ogni tentativo di attacco del rivale. Ma se nel primo set Kyrgios ha ceduto la battuta nel sesto gioco, nel secondo è stato molto più attento, arrampicandosi sino al tie-break per provare a pareggiare i conti. E ci ha provato sul serio, accendendo per la prima volta la miccia con un paio di grandi giocate e provando lo scatto che contro Seppi gli aveva permesso di girare il match. Ma a differenza dell’altoatesino Murray non si è lasciato sorprendere, mostrando i muscoli in difesa e gelandone gli spiriti con due secchiate d’acqua freddissima. La prima sul 4-3, quando Kyrgios si è presentato brillantemente a rete ma è rimasto immobile su un lob di diritto mascherato alla perfezione, la seconda sul set-point, quando Murray l’ha nuovamente infilzato con un pallonetto, questa volta di rovescio, piegandosi con naturalezza su un preciso attacco in back. Fallito questo tentativo, Kyrgios ci ha riprovato nel terzo set, recuperando immediatamente il break trovato da Murray sul 3-2, ma nel settimo gioco è emersa tutta la differenza fra i due. L'australiano è salito 30-0 ma ha peccato d’inesperienza, giudicando fuori una palla di Murray ma fermandosi fuori tempo massimo per chiedere la verifica dell’occhio di falco, mentre lo scozzese è stato bravissimo a fargli giocare tutti i successivi punti, trovando due splendidi passanti di diritto a suggellare il nuovo strappo, questa volta decisivo.
KYRGIOS INCORONA MURRAY: “PUÒ VINCERE”
“A causa del vento non è stato un match facile – ha detto lo scozzese – ma sono in semifinale con un solo set perso, è un ottimo risultato. Nick è un giocatore ostico, con un gran servizio che rende difficile scambiare nei suoi game di battuta. Il momento più complicato è arrivato nel terzo set: ho perso un brutto game al servizio, e da quel momento lui è salito di livello, colpendo sempre meglio la palla. Fortunatamente ne sono subito uscito con un paio di ottimi passanti, riportando l’inerzia dalla mia parte. Era importantissimo, sono contento di come ho saputo gestire la situazione”. Gli fa eco lo stesso Kyrgios. “E' stato semplicemente troppo forte per me. Certo, se avessi vinto il secondo set il match sarebbe cambiato, ma lui è stato più bravo. Ha servito benissimo, con grande varietà e mi ha impressionato la sua difesa. Certi punti li ho dovuti vincere cinque volte, mi faceva sempre giocare una palla in più, è un atleta straordinario”. Non è finita come avrebbe sognato, ma Nick può sorridere comunque. “Sono comunque fiero del mio torneo. Fino a due settimane fa non sapevo nemmeno se avrei partecipato, invece sono arrivato per la prima volta nei quarti, giocando sulla Rod Laver Arena. Ci ho perso, ma è stata comunque una bella soddisfazione. In generale è stata una grande esperienza, ho disputato un match splendido con Seppi e credo di uscire dal torneo più forte di prima”. Il futuro è suo, mentre il presente, secondo lui, potrebbe essere proprio di Murray. “A rete, quando ci siamo stretti la mano, gli ho detto che questo è il suo momento. Credo abbia buone chance di vincere il titolo”. Lo dice anche una statistica importante. Degli ultimi 43 tornei del Grande Slam, questo Australian Open è il terzo in cui non arrivano in semifinale né Roger Federer né Rafael Nadal. Gli altri due? Us Open 2012 e Wimbledon 2013. Chi li ha vinti? Chiedetelo a Murray. Chissà se crede nel destino…
AUSTRALIAN OPEN 2015
Quarti di finale UOMINI
Andy Murray (GBR) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-3 7-6 6-3
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