La Sharapova di un tempo è definitivamente evaporata? Difficile trarre conclusioni. Non c'è dubbio, tuttavia, che prima della squalifica avrebbe trovato il modo di domare Monica Niculescu, ottima giocatrice che però da qualche tempo si sta dedicando con più assiduità al doppio, rimettendoci qualcosa in singolare. Nota per il suo gioco strano, fondato su un dritto in slice che non è esattamente un capolavoro estetico, ha infilato la sorpresa di giornata al Qatar Total Open di Doha, primo Premier Five del 2018, capace di attirare nove delle prime dieci (manca soltanto Venus Williams). Finito il primo set, nessuno pensava che Maria si sarebbe fatta sorprendere in rimonta. Invece è finita 4-6 6-4 6-3 per la Niculescu, che dopo il successo ha difeso il suo bagaglio tecnico: “Amo il mio modo di giocare e amo essere unica. Penso che il mio drittto in slice sia un'arma. Quando mi sento bene sul campo, poi gioco rilassata e posso essere pericolosa”. Lo ha dimostrato in Qatar, cogliendo una vittoria inattesa in virtù dei suoi recenti risultati in singolare. Sotto di un set e di un break, la Niculescu non si è mai arresa, convinta che prima o poi sarebbe arrivato il passaggio a vuoto della russa. Nel terzo, Masha è crollata dal 3-3, perdendo 12 degli ultimi 13 punti. “All'inizio mi sono limitata a un tennis difensivo, stavo dietro la riga e non facevo altro che difendere – ha detto la Niculescu – a un certo punto ho iniziato a servire meglio, sono arrivati alcuni colpi vincenti. A quel punto il mio gioco è cambiato, non mi sono più limitata a difendere. La chiave della partita è quando ho capito il suo gioco. Grazie al dritto in slice ho fatto un passo in avanti e i miei colpi erano più profondi. Non è facile battere una giocatrice così forte al terzo set. Di solito, quando arrivi sul 3-3, loro giocano meglio. Invece ho colto l'attimo e ho vinto".
SHARAPOVA: "DEVO RIVEDERE LA PARTITA"
In virtù di un accentuato contrasto di stili è stata una bella partita, con tanti colpi spettacolari. La Niculescu è stata perfetta sulle palle break, trasformandone sei su sette. Da parte sua, la Sharapova ha progressivamente perso ritmo e punti di riferimento, fino a commettere la bellezza di 52 errori gratuiti. “Penso di aver fatto un buon lavoro per un set e mezzo – ha detto la Sharapova – per esempio, ho vinto diversi scambi lunghi. Il problema è che non volevo ritrovarmi a giocarne troppi. Questo significa che sto bene sul piano atletico. Purtroppo sono diventata troppo passiva e ho commesso diversi errori”. Storicamente Masha ama giocare al terzo set, e ha un buon record nei match lunghi. “Ne sono consapevole, infatti non devo rinunciare a giocarli. Credo di dover rivedere la partita e capire perché, a un certo punto, ho iniziato a fare un passo indietro anziché uno in avanti”. Resta una grande soddisfazione per la Niculescu, coetanea della Sharapova e che in questo torneo vanta un piazzamento nei quarti (nel 2012). Ex numero 28 WTA, Monica è appena uscita dalle top-100 dopo una permanenza di otto anni. Per questo, ha saltato il weekend di Fed Cup ed è arrivata in anticipo a Doha per giocare le qualificazioni. “Le ho giocate bene, ma quando ho visto il sorteggio del main draw non ero troppo felice. Tuttavia sto bene e, come ho detto, a un certo punto del match ho iniziato a comprendere il suo tennis. Le due partite delle qualificazioni mi hanno dato una mano, perché ho preso confidenza con la superficie e le condizioni di gioco. Ad esempio, c'è un po' di vento". Certa di rientrare tra le top-80, probabilmente affronterà Magdalena Rybarikova (semifinalista a Wimbledon), che non dovrebbe avere troppi problemi contro la wildcard locale Fatma Al Nabhani.