Per il terzo anno consecutivo, Anastasija Sevastova raggiunge i quarti a New York. Sogna la rivincita contro la Stephens, da cui perse al fotofinish nel 2017. Negli anni passati, non si toglieva mai di dosso il cappellino dei New York Yankees. L'ha perso, e quelli in vendita oggi non le piacciono. Si consola facendo shopping all'M&M's store…

“L'ho perso”.
Un paio d'anni fa, Anastasija Sevastova si era scoperta campionessa proprio allo Us Open, quando raggiunse i quarti. Un risultato ancora più emozionante, tenendo conto che dal 2013 al 2015 aveva appeso la racchetta al chiodo. Infortuni di vario genere l'avevano convinta ad annunciare il ritiro. Poi ci aveva riprovato, ripartendo da zero. Ma veramente da zero. Durante la sua campagna newyorkese indossava il cappellino dei New York Yankees, la celeberrima squadra di baseball. Perse contro la Wozniacki, poi avrebbe eguagliato il risultato dodici mesi dopo, arrivando a un passo dal successo contro Sloane Stephens, futura vincitrice. Si dice che non ci sia due senza tre. Detto, fatto. Con un grande terzo set, ha cancellato Elina Svitolina. Il punteggio dice tutto: 6-3 1-6 6-0. Ma non ci sono stati problemi fisici dell'ucraina (a parte una magrezza ormai inquietante): Anastasija ha giocato un terzo set fantastico, disegnando il campo con maestria, alternando colpi vincenti, smorzate, pallonetti, passanti… tutto. Gioca bene, la ragazza di Liepaja (cittadina sul Mar Baltico, a 180 km da Riga). Però, quest'anno, non indossa il cappellino degli Yankees, e nemmeno quello dei Giants mostrato l'anno scorso. “L'ho perso” ha detto con candore. Due anni fa, lo aveva comprato perché le piaceva il logo, non certo per arruffianarsi il pubblico americano. “Ma ne venderanno parecchi, qui fuori” le hanno fatto presente. “Sì, li ho provati, ma non ce n'era nessuno che mi piacesse. Allora mi sono detta: 'Cos'altro posso indossare? Beh, non ho trovato niente". Tuttavia, il suo bel tennis va oltre la scaramanzia. E sarà lei a cercare di fermare la striscia vincente di Sloane Stephens, reduce da una striscia di 11 vittorie di fila. Lo scorso anno arrivò a tanto così dal farcela. Stavolta, onestamente, il divario sembra essersi allargato.

LA PASSIONE PER IL TENNIS
Però occhio alla love story tra la Sevastova e New York. È fatta così: quando le piace un torneo, gioca sempre bene. “Mi capita a Maiorca, a Bucarest… e qui a New York”. Motivo? “Di Maiorca mi piace il luogo, è un'isola splendida. Bucarest rappresenta il ritorno sulla terra battuta dopo l'erba. Amo giocare sulla terra. A New York mi piace il clima, la sessione serale… due anni fa, quando vinsi con la Muguruza, ho sviluppato una grande fiducia”. Martedì metterà di nuovo piede sull'Arthur Ashe, il suo campo preferito. “Ci vado spesso, anche per assistere agli incontri. Per esempio, ho seguito Nadal-Khachanov dalle tribune, l'anello superiore. È una sensazione particolare, da così lontano sembra tutto più veloce. La gente mangia, cammina, puoi vedere i replay sul maxi-schermo… è tutto più rumoroso. A volte c'è troppa confusione, ma va bene così: meglio uno stadio pieno che uno vuoto”. La Sevastova rientra nella categoria delle giocatrici che amano il tennis. C'è chi non lo guarderebbe neanche sotto tortura, lei ama seguire anche i match che non la riguardano. Lunedì scorso, per il secondo anno di fila, ha assistito alla cerimonia inaugurale. Però c'è poco spazio per parlare di lei, creare il personaggio. Le sta bene così, preferisce vivere lontano dai riflettori. Anni fa, un giornale lèttone uscì con un titolone: “Ecco la Sevastova privata”. Ebbene, era una semplice raccolta delle sue foto su Instagram, le stesse che lei aveva scelto di pubblicare e condividere. “Mi sono fatta una risata”.

I PROBLEMI DELLA SVITOLINA
E poi, ok, New York le piace, ma in fin dei conti non la vive granché. Intanto perché è impegnata con il doppio, in cui è ancora in gara e giocherà lunedì in coppia con Anastasia Pavlyuchenkova. E poi, perché non ha particolari interessi turistici. Quando poi le hanno chiesto cosa le piace fare in città, ha un po' spiazzato. “Amo andare nel negozio M&M's”. Se si accontenta dei confetti di cioccolato, beh, forse con lei è meglio parlare di tennis. Nemmeno Anastasija, probabilmente, è consapevole di quanto sia bello il suo tennis. Oggi è certamente più efficace di quello della Svitolina, che per la prima volta ha ammesso che esiste un problema con il suo corpo. Il suo dimagrimento è troppo evidente e non ha ancora trovato il modo di gestirlo. “C'è stato un cambio nel mio corpo – ha detto l'ucraina – ci vuole più tempo di quello che pensavo ad adattarmi. Devo cambiare il mio stile di gioco ed è qualcosa di cui parlerò con il mio team. Il mio fisico attuale non mi consente di giocare come facevo l'anno scorso. Devo pensare a fare qualcosa di diverso”. Con le sue frequentazioni allo store M&M's, il paradiso dei dolciumi e dai golosi, la Sevastova non ha certo problemi di questo tipo.