di Marco Caldara – foto Getty Images
Due 'prime volte' in una sola settimana non capitano spesso. È vero che si tratta di due appuntamenti di scarso 'appeal', ma le edizioni 2013 dei tornei di Florianopolis e Kuala Lumpur verranno ricordate per aver consegnato il primo successo nel circuito Wta a due giocatrici: Monica Niculescu e Karolina Pliskova. La prima ha messo tutte in fila sul cemento della neonata Brasil Tennis Cup, che l'ha vista sfidare all'ultimo atto la russa Olga Puchkova, colei che in semifinale aveva messo fine al torneo della grande favorita Venus Williams. La rumena era alla sua terza finale nel circuito, ma a differenza delle due precedenti (entrambe in Lussemburgo, perse con Azarenka e Venus Williams) questa volta aveva contro un'avversaria alla sua portata, e infatti non si è lasciata sorprendere. E' volata rapidamente sul 6-2 2-0, e malgrado abbia permesso alla rivale di rientrare e strapparle il secondo set, è tornata a comandare le danze nel terzo, chiudendo 6-2 4-6 6-4 in poco meno di due ore di gioco. Per lei una gran bella soddisfazione, anche alla luce del fatto che all'esordio (contro la Medina Garrigues) era stata costretta a fronteggiare tre match-point consecutivi (sul 3-6 del tie-break del secondo set). Comunque molto positivo anche il torneo della Puchkova, che dopo tanti anni di difficoltà pare tornata sui livelli del 2006, quando a 19 anni era a ridosso delle top 30, e pareva pronta per arrivare ancora più in alto.
Ha davvero dell'incredibile, invece, il titolo conquistato a Kuala Lumpur dalla ventenne ceca Karolina Pliskova, gemella di Kristyna. A differenza della sorella, capace di superare un turno in tutti gli ultimi tre tornei del Grande Slam, Karolina si è presentata a Kuala Lumpur con una sola partita vinta nel circuito maggiore (guada caso proprio nel torneo malese, nel 2012) ma con una serie di grandi prestazioni ha messo in fila tutte le avversarie, conquistando uno dei successi più inattesi degli ultimi anni. Attualmente numero 127 del mondo (ma con l'exploit asiatico avvicinerà le prime 80) la tennista dell'Est è giunta in finale senza perdere un set, sfruttando la zona di tabellone lasciata libera dall'ex numero uno del mondo caroline Wozniacki, clamorosamente caduta all'esordio per mano della semisconosciuta cinese Qiang Wang, proveniente della qualificazioni e a segno per 2-6 7-6 6-1. In finale si è trovata di fronte una ritrovata Bethanie Mattek-Sands, in gara grazie a una wild card, e malgrado una pessima partenza non si è lasciata sfuggire il successo. Ha perso per 6-1 il primo set, ma ha corretto le cose nel secondo, strappandolo di misura, e ha chiuso al terzo, con il punteggio di 1-6 7-5 6-3.