Un
grave lutto ha colpito il nostro tennis. Se n’è andato, a soli
cinquantasei
anni, Franco Bartoni (qui a sinistra con Mark Miles, Chief
Executive
Officer dell’Atp), ex giocatore di prima categoria e soprattutto personaggio
notissimo nel Tour per la sua attività di organizzazione e di direzione
di eventi Atp. Dirigente dell’associazione e membro del Board, supervisor,
direttore degli Internazionali d’Italia per dieci anni, consigliere federale,
direttore del torneo di
Un
grave lutto ha colpito il nostro tennis. Se n’è andato, a soli
cinquantasei
anni, Franco Bartoni (qui a sinistra con Mark Miles, Chief
Executive
Officer dell’Atp), ex giocatore di prima categoria e soprattutto personaggio
notissimo nel Tour per la sua attività di organizzazione e di direzione
di eventi Atp. Dirigente dell’associazione e membro del Board, supervisor,
direttore degli Internazionali d’Italia per dieci anni, consigliere federale,
direttore del torneo di Milano e organizzatore di tanti tornei, tra cui
il "suo" challenger di San Marino: chi ha avuto a che fare col
nostro sport non può non ricordare Bartoni, uomo schivo ma caro a chi lo
conosceva, come noi e tutti quelli che ne hanno apprezzato le doti e la
sensibilità.
Un male breve, ma di quelli che non lasciano
scampo, ce l’ha portato via proprio mentre il "suo" torneo volgeva
al termine, lasciandoci attoniti, e un po’ più soli. Neppure il tempo di
salutarlo, di capire: il destino gli ha – e ci ha – giocato un bruttissimo
scherzo, e ora siamo qui a ricordarlo quando avremmo voluto incontrarlo,
parlargli, pensare a nuove idee e cose da fare insieme.
Ciao, Franco. Ci mancherai.
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