L'EDITORIALE – Lorenzo Cazzaniga riflette sul futuro del tennis italiano. Vedendo i top azzurri nati dal 1990 in poi, il quadro non sembra così confortante. I membri del Centro Tecnico di Tirrenia sono ottimisti e/o speranzosi, ma restare su buoni livelli sembra complicato. Soprattutto in campo femminile.Sospetto che programmare il futuro sia uno dei compiti più complicati, ma basilari di una buona dirigenza. Succede nelle aziende, dovrebbe accadere anche nelle federazioni sportive, che funzionerebbero meglio se fossero interpretate con quella logica. Per questo, è corretto sottolineare il buon momento del tennis italiano, almeno rispetto alle abitudini degli ultimi 30 anni. E la doppia sconfitta in Coppa Davis e Fed Cup possono davvero essere interpretati, come ha detto il Presidente Binaghi, come due incidenti di percorso, tanto più che (quasi) solo alle nostre latitudini consideriamo queste gare a squadre un indicatore dello stato di salute tennistico di un paese.

Tuttavia, è altrettanto lecito preoccuparsi di quel che verrà, perché le premesse sono tutt’altro che confortanti. Il nostro Riccardo Bisti ha realizzato un bel reportage dal Centro Tecnico Nazionale di Tirrenia, la base dalla quale dovrebbero spiccare il volo le nostre migliori speranze. Ha parlato col DT, Eduardo Infantino, con coach, preparatori, medici e giocatori e alla fine abbiamo ottenuto una qualche ammissione di colpa per la gestione passata e una richiesta di fiducia a fronte degli obiettivi che Infantino ha così riassunto: “In due-tre anni l’Italia avrà qualche nuovo top 100 mondiale”.

Questo partendo dal fatto che Tirrenia non ha mai prodotto un top 100. E se è vero, come ha spiegato Infantino, che il compito di una Federazione non è necessariamente quello di formare dei top players ma di aiutare a creare le condizioni perché ciò accada, magari grazie al sostegno di un team privato, è in generale che la situazione non pare incoraggiante. Un’opinione suffragata dai numeri. Abbiamo preso in esame i migliori giocatori nati dopo il 1990 e, nella tabella qui sotto, abbiamo evidenziato la classifica attuale e il loro best ranking. Il quadro che ne esce è perfin drammatico:

Per ogni giocatore indichiamo nome, cognome, ranking attuale e best ranking. I giocatori sono divisi per anno di nascita.
1990
Erik Crepaldi 388 / 388
Alessandro Giannessi 414 / 126
Riccardo Sinicropi 442 / 434

1991
Stefano Travaglia 230 / 194
Riccardo Bellotti 402 / 227
Lorenzo Giustino 427 / 213
Alessandro Bega 537 / 359

1992
Marco Cecchinato 155 / 134
Federico Gaio 305 / 281
Salvatore Caruso 424 / 329
Omar Giacalone 429 / 423

1993
Andrea Basso 529 / 481
Pietro Rondoni 635 / 635
Edoardo Eremin 699 / 416
Luca Pancaldi 735 / 735
Riccardo Bonadio 801 / 773

1994
Gianluca Mager 434 / 433
Pietro Licciardi 618 / 556

1995
Matteo Donati 356 / 284
Stefano Napolitano 479 / 445
Lorenzo Sonego 776 / 776
Daniele Capecchi 854 / 847

1996
Gianluigi Quinzi 373 / 301
Filippo Baldi 836 / 776

Fra tutti, il miglior ranking lo ha conquistato Alessandro Giannessi al numero 126, poi una serie di brutti infortuni l’hanno bloccato. L’unico altro top 200 è Marco Cecchinato. Tra i più giovani, aspettiamo sempre la crescita di Matteo Donati e soprattutto di Gianluigi Quinzi, che ci aspettavamo in compagnia dei vari Kyrgios, Kokkinakis, Rublev, Chung, Zverev, Coric, e invece per adesso resta molto staccato. Però sono loro due (e Stefano Napolitano) coloro ai quali Infantino deve aggrapparsi per non sbagliare pronostico.

In campo femminile, non va meglio, anzi. Dobbiamo sperare che Camila Giorgi, classe 1991, possa finalmente esprimere tutto il suo potenziale perché dietro è un pianto, anche se qualche speranziella Tathiana Garbin ha voluto lasciarcela. Ormai siamo abituati ad avere top 10 e top 20 come piovesse, ma non sarà facile mantenere questo ritmo. Ecco la solita tabella:

1990
Anastasia Grymalska 364 / 213
Claudia Giovine 450 / 257

1991
Camila Giorgi 37 / 31
Gioia Barbieri 212 / 170
Giulia Bruzzone 756 / 439

1992
Gaia Sanesi 303 / 294
Martina Caregaro 322 / 322
Alice Savoretti 446 / 446
Nastassja Burnett 551 / 121

1993
Martina Trevisan 554 / 554
Federica Arcidiacono 989 / 882

1994
Francesca Palmigiano 757 / 637

1995
Alice Matteucci 483 / 391
Valeria Prosperi 527 / 501
Cristiana Ferrando 603 / 603
Camilla Rosatello 750 / 456

1996
Jasmine Paolini 350 / 309
Georgia Brescia 526 / 526
Deborah Chiesa 708 / 694
Beatrice Lombardo 989 / 935

1997
Bianca Turati 645 / 645

1998
Ludmilla Samsonova 847 / 837

1999
Tathiana Pieri 809 / 793

Se togliamo la Giorgi, su chi si potrebbe scommettere non dico per rinverdire i fasti top 10 di Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Sara Errani, ma quantomeno per trovare una nuova Vinci, una nuova Knapp? La Matteucci? La Caregaro?

Se poi andiamo a sfogliare le classifica under 21 ATP e WTA, scopriamo che non c’è un azzurro nei primi 50 (Donati e 51esimo, Quinzi 55esimo), nemmeno una ragazza italiana nelle prime 100! Pure il Paragauay ha la Montserrat Gonzalez, noi manco quella.

Non ci resta che sperare nel presente, affidarci a chi possiamo schierare attualmente (e in campo femminile non è poca cosa) e poi aggrapparci all’atto di fede di Eduardo Infantino: “Fra due-tre anni avremo nuovi top 100 italiani”. Ha una lista di nomi che non ci ha mostrato solo “per riservatezza” ci ha spiegato. Speriamo non fosse per pudore.