Dopo la sconfitta all'esordio a Indian Wells, l’azzurra ha comunicato che tornerà in Italia per ulteriori accertamenti. Il problema è lo stesso che l'ha già obbligata al ritiro a San Pietroburgo, Doha e Dubai, e mette a rischio la sua presenza a Miami. Una brutta tegola in ottica calendario: sul cemento restano solo due tornei, poi arriva la terra.Al tennis italiano in gonnella non ne va bene una. Roberta Vinci sta per abbandonare le prime 30 del mondo, Sara Errani è uscita addirittura dalle top-100, Francesca Schiavone ha appena annunciato di essere pronta a tornare a giocare dei tornei Itf, e come se non bastasse ecco anche i problemi alla schiena di Camila Giorgi, l’unica – screzi con la Federazione a parte – dalla quale attendersi qualcosa per gli anni a venire. La maceratese aveva iniziato la stagione col piglio giusto, arrivando in semifinale a Shenzhen e giocando un match positivo contro Timea Bacsinszky agli Australian Open, ma a rovinarle i piani di risalita nel ranking ci si è messo un fastidio che rischia di farle perdere ben due mesi. Prima il forfait a San Pietroburgo, poi il primo ritiro in carriera a match in corso a Doha e un nuovo forfait a Dubai, quindi il ritorno a Indian Wells. I problemi sembravano risolti, e anche se le aspettative del team Giorgi per i due Mandatory negli States non erano delle più rosee, il livello di gioco espresso prima della partenza pareva interessante. Invece all’esordio in California è arrivata una sconfitta contro Johanna Larsson, ma soprattutto dei nuovi problemi alla schiena, come raccontato dalla stessa Giorgi in un messaggio apparso il giorno seguente sul suo sito ufficiale. La scelta di comunicare direttamente con i fan svela il (saggio) desiderio di valorizzare la propria immagine avvicinandosi sempre di più ai tifosi, mossa probabilmente discussa con le nuove guide dal punto di vista manageriale. Ma in questo caso l’ha obbligata a dare una brutta notizia: “Dovrò rientrare in Italia tra pochi giorni – si legge su camilagiorgi.it. Avevo scritto che il problema alla schiena era superato, ma non sono ancora al 100%. Per questo motivo tornerò a casa e sosterrò altre visite per approfondire il problema e provare a risolverlo nel migliore dei modi".
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PROBLEMI NEL MOMENTO SBAGLIATO
​Evidentemente c’è qualcosa che è sfuggito ai vari controlli medici
, da provare a valutare nuovamente insieme al chiropratico Alfio Caronti, medico di fiducia del team Giorgi, fondamentale qualche anno fa per risolvere i famosi problemi alla spalla, e non solo. I Giorgi visitarono medici su medici, anche all’estero, trovando la soluzione a Como, con un semplice accorgimento ai denti. È stato Caronti, dopo il primo forfait a San Pietroburgo, a consigliare alla Giorgi di giocare comunque, non individuando alcun problema di rilievo. “Capita di sbagliare – ha detto papà Sergio – ma ci fidiamo tantissimo di lui. È un fenomeno e in passato ci ha dato una grandissima mano”. La necessità di tornare in Italia mette seriamente a rischio la partecipazione dell’azzurra al prossimo torneo di Miami, che scatterà fra una dozzina di giorni. Se non è bastato un mese abbondante per fare chiarezza sulla situazione, vien difficile credere che l’azzurra ce la possa fare in tempo per Miami. “Vorrei giocare sempre – si legge ancora nella nota – ma se non riesco a dare il massimo non è bello per me, né per voi. Mancano ancora un po’ di giorni al torneo di Miami, uno dei miei preferiti: se le mie condizioni mi permetteranno di giocare ci sarò, altrimenti mi fermerò il tempo necessario per guarire del tutto e tornare più forte”. Visto che è già rientrata invano un paio di volte, non sarebbe una sorpresa vederla affrontare l'infortunio con la massima cautela, per evitare di aggravare la situazione. Il problema è che dopo Miami nel calendario resta un solo torneo sul duro, il nuovo appuntamento svizzero di Biel. Poi sarà la volta della terra battuta: la superficie storicamente meno amica.