Non è stata una gran giornata per Francesca Schiavone, battuta con un doppio 6-1 da Simona Halep al secondo turno di Wimbledon. Tuttavia, Francesca ha trovato una bella sorpresa all’uscita dal campo: l’ITF le ha dato il via libera per partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Un bel regalo, quasi inaspettato, per quella che sarà certamente la sua ultima Olimpiade (anche se nei siparietti con Flavia Pennetta su Sky ha detto di avere ancora “10 anni” davanti a sé). Come previsto, l’ITF ha diramato l’entry list ufficiale per singolari e doppi (i partecipanti ai doppi misti si “pescheranno” da questa lista: nessun giocatore potrà partecipare soltanto al misto). Francesca si aggiunge a Vinci, Errani e Knapp per il singolare, farà coppia con l’altoatesina in doppio e in teoria potrebbe giocare anche il misto. La milanese ha strappato uno dei sei inviti riservati all’ITF in quanto ex campionessa Slam. Sale dunque a sette rappresentanti la pattuglia racchettara a Rio 2016, ma non è detto che l’attuale lista sia quella definitiva. Una serie di giocatori, infatti, sono stati ammessi con riserva. I loro casi si risolveranno positivamente se dovessero partecipare ai match di Coppa Davis del 15-17 luglio, o se avranno il via libera del Comitato Olimpico dell’ITF.
Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, il caso più spinoso riguarda Rafael Nadal: lo spagnolo è stato ammesso con riserva ed è già certo che non parteciperà a Romania-Spagna di Davis. Tuttavia, pare scontato che l’ITF gli dia il lasciapassare. In fondo si tratta pur sempre di un ex medaglia d’oro. Sono parecchi i giocatori ammessi con riserva: nel solo singolare maschile troviamo ben 12 giocatori, tra i quali l’intero team americano (in cui figura addirittura Brian Baker!) e tre quarti di quello argentino. Tuttavia, è difficile che ci siano ribaltoni. Semmai è interessante dare un’occhiata alle wild card. L’ITF ha voluto premiare Rogerio Dutra Silva (rappresentante del paese ospitante), Dustin Brown, Kyle Edmund, Robin Haase, Jerzy Janowicz e Gastao Elias. Non esattamente aspiranti a una medaglia…ancora più “alternative” le scelte della commissione tripartita, che ha invitato il bosniaco Damir Dzumhur e il rappresentante di Barbados Darian King.
In campo femminile, la notizia è l’ammissione di Caroline Wozniacki nonostante l’iniziale esclusione per non aver giocato il numero sufficiente di incontri in Fed Cup. Tuttavia sono state accettate le motivazioni del ricorso e la danese potrà giocare. Anche in questo caso è interessante vedere le wild card: l’ITF ha premiato la padrona di casa Teliana Pereira, la nostra Schiavone, poi Tsvetana Pironkova, Su-Wei Hsieg, Nao Hibino e Ons Jabeur. Curiose (e ripetitive) le scelte della Commissione Tripartita, le stesse del 2012: pur senza una buona classifica WTA, la paraguaiana Veronica Cepede Royg è stata invitata per la seconda olimpiade consecutiva. Per una volta, il passaporto del Paraguay torna utile. Stesso discorso per Stefanie Vogt del Lichtenstein. Come è noto, ogni nazione può schierare un massimo di quattro giocatrici: soltanto quattro paesi hanno raggiunto il limite: Repubblica Ceca, Germania, Italia e Stati Uniti. A proposito di Stati Uniti, ride CoCo Vandeweghe: la simpatica yankee c’era rimasta malissimo per l’esclusione dal singolare, ma ha strappato in extremis un posto in doppio insieme a Bethanie Mattek Sands.