COPPA DAVIS – La Repubblica Ceca vola 2-0 sull’Argentina senza problemi, ma i sudamericani protestano per una palla disturbata sul finire del primo set. “Scuse”, dice il ceco.
Martin Jaite consola Leonardo Mayer, autore di una partita generosa ma perdente
Di Riccardo Bisti – 13 settembre 2013
Con ogni probabilità, la semifinale di Coppa Davis tra Repubblica Ceca e Argentina sarà ricordata per il “disturbo” di Berdych. Conosciamo bene il modo in cui gli argentini “vivono” la competizione. Per questo motivo, polemizzeranno a più non posso per quanto accaduto durante il primo set tra il numero 1 ceco e il volenteroso Leonardo Mayer. In precedenza, Radek Stepanek aveva sfruttato la rapidità del campo (davvero ai limiti del regolamento) e aveva superato in tre set Juan Monaco. Con l’Argentina spalle al muro, Mayer è sceso in campo senza avere nulla da perdere contro il numero 5 del mondo. Aveva preso un break di vantaggio e aveva tenuto duro fino al 4-3 e servizio. Lì, l’episodio incriminato. Mayer si è presentato a rete, il ceco ha giocato un pallonetto e ha mosso rumorosamente i piedi mentre l’avversario stava per tirare lo smash. Mayer lo ha sbagliato, scatenando la protesta. Quando giocano fuori casa, soprattutto in Europa, gli argentini hanno qualche mania di persecuzione. 11 anni fa, nella semifinale di Mosca, Gaston Gaudio arrivò a matchpoint contro Yevgeny Kafelnikov ma lo punirono tra chiamate dubbie e falli di piede. Tre anni dopo, giocarono una semifinale in Slovacchia su un campo forse oltre i limiti del regolamento. Adesso c’è “la scarpa di Berdych”.
Ovviamente il ceco smentisce, dicendo che si è trattato di un semplice movimento e che sono tutte scuse da parte del clan argentino. “Entro sul campo per correre. Non capisco come possano essere arrabbiati perchè ho fatto rumore”. Da parte sua, Mayer ha replicato: “E’ stata una bassezza. Non è degna di un giocatore del suo livello”. Ognuno può farsi un'idea osservando le immagini: noi ci limitiamo a dire che, dopo l’episodio, Berdych si è aggiudicato tre game di fila e ha vinto un fondamentale primo set. Dfficile paragonare questo episodio all'ultima "hindrance" famosa nel mondo del tennis, chiamata a Serena Williams durante la finale dello Us Open 2011 contro Samantha Stosur. Serena fu punita per un "Come On!" urlato prima che l'australiana potesse inseguire una palla, che però non avrebbe mai raggiunto. Difficile, molto difficile dire se sia stata penalizzata più la Stosur allora o Mayer oggi. Di sicuro si entra nel campo delle soggettività. L’incontro è poi terminato in quattro set, siglando un 2-0 che spedisce virtualmente i cechi in finale, in atteso di un punto decisivo che molto probabilmente arriverà dal doppio. L’Argentina, al di là delle polemiche, deve assolutamente convincere Juan Martin Del Potro a tornare e sperare che David Nalbandian abbia voglia di “sbattersi” per la Davis per ancora una stagione: più probabile la prima o la seconda?
REPUBBLICA CECA – ARGENTINA 2-0
Radek Stepanek (CZE) b. Juan Monaco (ARG) 7-6 6-3 6-2
Tomas Berdych (CZE) b. Leonardo Mayer (ARG) 6-4 4-6 6-3 6-4
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