“La salute non mi permette di andare avanti”. Con queste parole, Lucie Safarova annuncia il ritiro a gennaio. Era salita al numero 5 WTA, poi un'infezione batterica l'ha messa KO e da allora non si è più ripresa. Resterà nell'ambiente, ma potrebbe mettere su famiglia e aprire una caffetteria a Brno.

Il destino le ha fatto pagare un Roland Garros quasi vinto. Da allora, la carriera di Lucie Safarova è stata falcidiata dai problemi fisici che l'hanno portata alla più drastica delle decisioni. La ceca si ritirerà dopo l'Australian Open 2019 e non giocherà nessun torneo prima di allora. Presente a Praga per la finale di Fed Cup, in cui è stata anche premiata dall'ITF con il Commitment Award (insieme a Helena Sukova), la 31enne di Brno ha ufficializzato la notizia sabato, prima che iniziasse l'incontro tra le connazionali e le americane. “Ho avuto una grande carriera, ma la mia salute non mi consente di andare avanti” ha detto la Safarova, protagonista in ben quattro degli ultimi sei successi in Fed Cup. La Safarova (ex fidanzata di Tomas Berdych) ha vinto sette titoli di singolare e quindici in doppio, tra cui cinque Slam insieme alla sua amica Bethanie Mattek Sands. Lo scorso anno, prima che la Mattek si procurasse il grave infortunio al ginocchio, Lucie era salita al numero 1 nel ranking di doppio dopo che era stata numero 5 in singolare. Il suo miglior risultato è la finale al Roland Garros 2015, quando perse in tre set contro Serena Williams, mentre l'anno prima giunse in semifinale a Wimbledon (si arrese a Petra Kvitova). Nel 2016, ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, insieme a Barbora Strycova.

SI RITIRA ANCHE IL FIDANZATO
I problemi sono iniziati nel 2015, quando è stata ricoverata in ospedale per un'artite reattiva, frutto di una non specificata “infezione batterica”. L'aveva resa debolissima, al punto che non era in grado di salire le scale e che si trovava a "respirare come una locomotiva" dopo due passi. Rientrata nel 2016 non è più stata competitiva, almeno in singolare, poi il fisico non l'ha più lasciata in pace. Il bronzo olimpico è stato un mezzo miracolo, poi l'anno scorso si era fermata in anticipo per un'infiammazione ai tendini, mentre nel 2018 ha giocato soltanto 11 tornei a causa di un virus, un'altra infezione e un dolore ricorrente. Nonostante tutto, ha raggiunto il terzo turno sia a Melbourne che a Wimbledon, chiudendo l'anno al numero 105 WTA. In condizioni normali avrebbe potuto ancora scalare la classifica, ma evidentemente ha capito che non ce l'avrebbe potuta fare. A Melbourne giocherà singolare e doppio. “Amo ancora il tennis, mi mancherà, continuerò a farne parte ma volevo finire bene e adesso è il momento giusto”. L'annuncio è arrivato pochi giorni dopo la medesima decisione del suo fidanzato Tomas Plekanec, che ha deciso di salutare il campionato americano di hockey su ghiaccio dopo aver collezionato oltre 1.000 presenze nella prestigiosa NHL. Forse hanno qualche progetto in mente. A lei piacerebbe aprire un caffè, magari nella sua Brno. Intanto, grazie alle sua amiche di sempre, ha potuto posare per la sesta volta con la Fed Cup. Il suo sorriso non sembra lasciare spazio ai rimpianti.