Secondo titolo in meno di un mese per il bosniaco: già vincitore a San Pietroburgo, si ripete a Mosca. Battuto in finale un coriaceo Ricardas Berankis, che pure ha avuto parecchie chance nel terzo set. “Non so come mai gioco così bene in Russia”. I due si ritroveranno al primo turno di Vienna.

Appena un mese fa, Damir Dzumhur aveva scritto la storia sportiva del suo giovane paese, diventando il primo bosniaco a vincere un torneo ATP. Lo aveva fatto in Russia, a San Pietroburgo. Dunque, perché non ripetersi a Mosca? Al termine di una finale piuttosto combattuta, si è aggiudicato la Kremlin Cup battendo Ricardas Berankis col punteggio di 6-2 1-6 6-4. “Non so come mai, ma in Russia avverto qualcosa di speciale – ha detto dopo il successo – forse sarà il pubblico, non so”. Più in generale, sta vivendo uno straordinario momento di forma, poiché ha raggiunto la terza finale negli ultimi sette tornei giocati. Adesso festeggerà un best ranking al numero 31 ATP. Contro Berankis aveva perso due volte su tre, ed anche questa volta è stato un match ostico, fatto di alti e bassi. Il bosniaco ha vinto agevolmente il primo set, ha perso male il secondo e ha rischiato grosso nel terzo. Sotto 4-3 e 0-40 sul suo servizio, è stato davvero a un passo dalla sconfitta. Invece ha cancellato con autorità le tre palle break grazie a un bel servizio e due rovesci vincenti. Sullo slancio, ha brekkato Berankis nel game successivo.

APPUNTAMENTO A VIENNA
Quando ha servito per il match, si è trovato nuovamente 0-40. Ma anche stavolta si è preso cinque punti di fila che gli hanno regalato il secondo titolo in carriera. “Sul 4-3 non ho pensato molto, ho solo provato a servire bene e ha funzionato. E poi ho tirato alcuni ottimi rovesci. Sono stato un po' fortunato, perché alcuni colpi sono finiti nei pressi della riga. Ma il tennis è così, in certi momenti ci vuole un po' di fortuna”. Di sicuro la fortuna non ha dato una mano a Berankis, ma comunque questa finale lo rilancia su ottimi livelli, soprattutto dopo l'operazione all'anca, che lo aveva fatto franare al numero 244 ATP. A cinque mesi dal rientro è di nuovo competitivo: quella di Mosca è stata la seconda finale ATP dopo quella persa nel 2012 contro Sam Querrey, al defunto torneo di Los Angeles. “Damir ha meritato di vincere – ha chiosato il lituano, che peraltro arrivava da qualche sconfitta di troppo nel circuito Challenger – sono comunque contento di questo risultato, soprattutto se comparato alle ultime settimane. Spero che il mio gioco sia tornato, vorrei continuare così da qui a fine anno”. Curiosamente, i due si troveranno tra poche ore, al primo turno dell'ATP 500 di Vienna: l'urna li ha messi uno contro l'altro ancora prima della finale moscovita. “Per adesso mi concentro sul prossimo torneo, poi sarà tempo di festeggiare!” ha detto Dzumhur.

ATP 250 MOSCA – Finale
Damir Dzumhur (BIH) b. Ricardas Berankis (LTU) 6-2 1-6 6-4