Ci voleva la follia di Ernests Gulbis per frenare la serie positiva di Dimitrov
Di Cosimo Mongelli – 12 marzo 2014
E' la partita del giorno, quella tra il bulgaro Grigor Dimitrov e il lèttone Ernests Gulbis. Un match che si preannuncia spettacolare, folle e insensato. Sono due talenti ancora inespressi, almeno in parte, ma hanno cominciato il 2014 col piglio giusto. Il primo set è dominato da Dimitrov, capace di insegnare e disegnare tennis. Colpi dietro la schiena alla Edberg, tuffi di teutonica memoria, percentuali al servizio croate. Il break in avvio mette subito in chiaro le cose, Gulbis non oppone resistenza e il set si chiude velocemente sul 6-2. (con un secondo break sul 5 a 2). Ma come preventivabile, per un incontro fra due menti così folli, il vento cambia improvvisamente. Se nel primo set le percentuali al servizio del bulgaro sono state spaventose e quelle di Ernests ridicole, nel secondo i ruoli si invertono completamente. Gulbis tiene il game d'apertura e si trova per la prima volta avanti. Il turno successivo si procura la prima palla break dell'incontro, sul 30-40. Grigor non si scompone: prima un servizio vincente e poi due errori di Ernests gli consegnano il game. Ma di chances ne arrivano ancora. Nel quarto game ci sono altre due palle break: questa volta Dimitrov non oppone resistenza e Gulbis scappa via. Scappa via e non concede alcuna opportunità al bulgaro. Anzi, non pago, ottiene un secondo break, sul 4 a 1, e chiude la formalità di lì a poco sul 6 a 1.
Ed eccoci al terzo e decisivo set. Il primi scambi ci rincuorano: Grigor è ritornato in campo e la partita cambia nuovamente volto. Il servizio ritorna a livelli altissimi e Gulbis deve fare i miracoli, forzando al massimo il suo avveniristico dritto. Sullo 0 a 1 deve inventarsi tutto e il contrario di tutto, financo una smorzata insensata, per poter pareggiare i conti. Lo spettacolo aumenta: tanti errori ma anche tanti vincenti spettacolari. Colpi spettacolari e anche fortunati, come il rovescio che procura a Gulbis la palla break sul 2 pari. Dimitrov annulla senza molti tormenti sia questa che la successiva, cui fa seguito l'immancabile siparietto del lèttone, che sfascia la racchetta in preda all'ira e ne regala il cadavere ad un'entusiasta spettatrice. Per non farsi mancare nulla, Gulbis inizia una battaglia personale con l'arbitro. Perde un po' di concentrazione ma annulla una delicata palla break sul 2-3 e resta a galla. Il match pare oramai in bilico. Gulbis fa il bello e il cattivo tempo, ma è Dimitrov a giocare il game che non ti aspetti. Sul 5 pari il suo passaggio a vuoto regala due opportunità al lettone di servire per il match. La seconda è quella buona. Gulbis chiude a zero e si qualifica per gli ottavi, dove sarà atteso da Roberto Bautista Agut.
Si qualifica agli ottavi di finale , e non si può certo parlare di sorpresa, anche Fernando Verdasco, che ha liquidato Richard Gasquet. Lo spagnolo ha vinto al tie-break per 7 punti a 5 il primo set, nel quale ha annullato quattro setpoint nel decimo gioco. Desolante il crollo verticale del francese nel secondo, 6-1 e la sensazione che Richard sia ben lontano dal ritrovarsi, dopo un 2013 di grandissimo livello. Per Verdasco, al prossimo turno ci sarà il vincente della Night Session tra John Isner e Yen Hsun Lu.
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