Mentre a Doha sono subito usciti di scena tutti gli azzurri in gara, è doppietta tricolore a Chennai, dove superano il primo turno sia Luca Vanni sia Thomas Fabbiano. Per il pugliese è la prima vittoria ATP: il modo ideale per iniziare l’anno dell’assalto ai top 100.Non è stato un grande avvio di stagione per l’Italia al maschile. All'ATP 250 di Doha hanno perso tutti: ieri Marco Cecchinato, oggi Simone Bolelli, poi Paolo Lorenzi e quindi Andreas Seppi, ma una bella notizia c’è, e arriva da Chennai, India. I volti sorridenti sono quelli di Luca Vanni e Thomas Fabbiano, che ai petroldollari del Qatar e il sole di Brisbane hanno scelto il più umile Aircel Open, trovando il modo per rendersi protagonisti. La loro è una storia che va raccontata in coppia: sono grandi amici, si allenano insieme alla Tennis Training di Foligno, e visti i ranking non così differenti cercano di programmare insieme anche i tornei. Probabilmente hanno scelto di comune accordo di iniziare la stagione dall’India, dove sono volati con coach Fabio Gorietti, strappando due vittorie importanti. Magari non per il valore degli avversari battuti, alla portata di entrambi, ma sicuramente perché giunte in avvio di stagione, quando oltre che di punti si va a caccia di fiducia e conferme dopo il duro lavoro invernale. Fa piacere raccontare la ‘prima’ nel Tour maggiore di Fabbiano, un ragazzo a modo, sempre educato e gentile. Dopo l’exploit dell’amico Vanni a San Paolo, si è messo al computer a scrivergli una lettera aperta, inviata ai principali siti tematici italiani. Un gesto che la dice lunga sul loro bel rapporto. All’inizio sembrava lui il più forte dei due, poi Luca l’ha superato, spronandolo a fare ancora meglio. Ecco fatto: fuori il russo Elgin e l’indiano Myneni nelle qualificazioni, per regalarsi per la settima volta la possibilità di giocare un torneo del circuito maggiore. Nelle precedenti gli era andata male, stavolta no. Il sorteggio gli ha dato una mano, opponendolo allo slovacco Jozef Kovalik, altro qualificato e posizionato oltre la 250esima posizione della classifica, ma la partita l’ha vinta lui, da 6-1 3-1 sotto, rimettendo i piedi con la sua solita grinta da tigre (uno dei suoi soprannomi) una giornata iniziata male ma terminata nel modo più bello, a pochi minuti dalla mezzanotte. E anche se l’assenza di telecamere non ci dà la certezza, c’è da scommettere che Vanni era in tribuna, a sostenerlo come un tifoso qualsiasi.
POTENZIALE DA TOP-100
Un’ottima carriera junior non ha prodotto (per ora) il top 100 che ci si aspettava, ma passando sempre dalla porta di servizio Fabbiano ci sta arrivando, a piccoli passi, per provare a dare alla Puglia tennistica un'altra soddisfazione. Chi lo ricorda lottare per tre set contro Milos Raonic allo Us Open del 2013, o l’ha visto lo scorso anno impegnare seriamente Gasquet sul Grandstand del Foro Italico, sa che gli ingranaggi ci sono. E iniziare a vincere nel circuito maggiore è il lubrificante ideale per farli funzionare a dovere. Il 26enne di San Giorgio Jonico ci riproverà giovedì contro Gilles Muller, emerso da una dura battaglia contro il giovane russo Khachanov. Ottima anche la vittoria di Vanni, che nel precedente match sul Campo 2 ha regolato per 6-4 7-6 il tedesco Jan-Lennard Struff, conquistando un successo prezioso. È vero che lo scorso anno l’aretino ha giocato due Slam e altrettanti Masters 1000, battuto Tomic a Madrid e raggiunto la famosa finale a San Paolo, ma non va dimenticato che eccezion fatta per i due tornei citati non aveva mai vinto alcun incontro a livello ATP. Per questo, il successo con Struff (fra i primi 50 un annetto fa) ha il suo perché, per come è maturato dopo un secondo set in cui ha raggiunto il tie-break pur vincendo sei punti in meno dell’avversario, e anche alla luce dell’imminente Australian Open. Le tante vittorie nei Challenger indoor di fine 2015 hanno portato Vanni a ridosso del main draw del primo Slam dell’anno, ma una dolorosa sconfitta contro Dudi Sela nei quarti di finale ad Andria gli ha chiuso in faccia l’ultima porta. Così ‘Lucone’ dovrà arrivare a Melbourne con una settimana d’anticipo, per giocarsi le sue chance nelle qualificazioni. La vittoria odierna gli servirà come motivazione. Ma prima di pensare all’Australia, c’è un secondo turno da giocare, contro il neo-britannico Aljaz Bedene. Uno che a Chennai ha sempre giocato benissimo, raggiungendo lo scorso anno la sua prima finale nel Tour. Tradotto: non sarà affatto facile. Ma nella carriera di Vanni di cose facili ce ne sono state ben poche.
ATP 250 CHENNAI – Primo turno
Luca Vanni (ITA) b. Jan-Lennard Struff (GER) 6-4 7-6
Thomas Fabbiano (ITA) b. Jozef Kovalik (SVK) 1-6 6-3 6-4
ATP 250 DOHA – Primo turno
Ricardas Berankis (LTU) b. Andreas Seppi (ITA) 3-6 6-1 6-4
Teymuraz Gabashvili (RUS) b. Simone Bolelli (ITA) 4-6 6-4 6-1
Pablo Andujar (ESP) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-4 0-6 6-4
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