CIRCUITO ATP – Con quattro tornei in contemporanea, c’è spazio per tanti giocatori. L’austriaco torna nel tour dopo 10 mesi e firma una grande sorpresa a Kitzbuhel, dove elimina il (super)favorito Thiem. In Austria, Paolo Lorenzi è il giocatore di più alta classifica rimasto in tabellone. A Gstaad, lo svedese ha bisogno di 12 matchpoint per centrare i primi quarti di finale in un torneo ATP.

Il maxi-calendario ATP, rivoluzionato a causa delle Olimpiadi, ha compresso ben quattro tornei in un’unica settimana. La prima conseguenza è un abbassamento del livello, tuttavia stanno succedendo cose interessanti. Ad esempio, il torneo ATP di Kitzbuhel presenta una chance più unica che rara per Paolo Lorenzi, giocatore di più alta classifica rimasto in tabellone. Dopo che il senese aveva raggiunto i quarti, sono arrivate le sconfitte dei due top-favoriti: Dominic Thiem e Philipp Kohlschreiber. Il padrone di casa ha ceduto nel derby austriaco contro Jurgen Melzer, al primo torneo ATP dopo uno stop di 10 mesi e un ranking franato al numero 421. Thiem non stava benissimo (aveva dovuto rinunciare anche al torneo di Amburgo), però Melzer ha giocato un gran match, sostenuto in tribuna dalla sua nuova fidanzata dopo il divorzio con Iveta Benesova. “Bisogna sempre credere di avere una chance – ha detto Melzer – oggi ne ho avute poche, ma le ho sfruttate”. Nei quarti, Jurgen se la vedrà con il fratello Gerald in un’inedita sfida familiare.

In precedenza era stato eliminato anche il campione in carica, nonché numero 2 del tabellone, Philipp Kohlschreiber. Il tedesco (che peraltro risiede a Kitzbuhel) si è arreso con un doppio 6-4 all’emergente Karen Khachanov, classe 1996. Mostrando una notevole personalità, il russo si è preso “la più importante vittoria in carriera”. Khachanov è allenato dall’ex top-100 Galo Blanco, ex coach di Milos Raonic. Lo scorso anno, Blanco ha seguito anche Elias Ymer. Il giovane svedese, classe 1996, ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale in un torneo ATP. Impegnato a Gstaad, Ymer ha avuto bisogno di ben 12 matchpoint per superare Konstantin Kravchuk con un pirotecnico 2-6 7-6 7-5. Quando non riesci a chiudere e sciupi un matchpoint dopo l’altro può diventare un problema. Invece Ymer ce l’ha fatto e ha conquistato il diritto di affrontare Feliciano Lopez. Elias fa parte della “Next Generation” ATP, ha colto qualche buon risultato ma non riesce a trovare continuità: l’anno scorso, per esempio, si è qualificato per tutti i quattro Slam, ma non ha mai passato il primo turno. Chissà che questa settimana non possa segnare un passaggio importante della sua carriera.