di Cristian SonzogniL&#82 17;Italia resta aggrappata ad Alessio Di Mauro, per tentare di far sventolare il tricolore nella seconda edizione de ‘La Rinascente Tennis Cup’, challenger Atp da 25 mila dollari

di Cristian Sonzogni

L&#82 17;Italia resta aggrappata ad Alessio Di Mauro, per tentare di far sventolare il tricolore nella seconda edizione de ‘La Rinascente Tennis Cup’, challenger Atp da 25 mila dollari. Il tennista siciliano ha dato spettacolo nel primo incontro della giornata odierna, fino a oggi il migliore del torneo, contro il serbo Victor Troicki. Partita niente affatto scontata, al di là della classifica che dava favorito l’azzurro, perché Troicki è in costante progresso, serve bene e fa male anche con i colpi da fondo. Alessio è stato bravo, come ha poi confermato lui stesso a fine partita, nel restare sempre agganciato al rivale, anche in situazioni di grande difficoltà, come sul 2-4 del primo set, o come sul 4-5, quando ha dovuto annullare ben cinque setpoint. Sprecate queste chance (una particolarmente semplice con un rovescio mandato fuori di un metro), il serbo si è sciolto e ha finito per cedere 7-5. Il match è rimasto comunque equilibrato anche nel secondo set, ma a quel punto Di Mauro pareva in grado di controllare meglio il rivale. Con il break al settimo gioco, l’unico brivido è arrivato sul 5-4 e 0-40, quando il nostro ha giocato con molto coraggio affondando col diritto (che è il suo colpo meno naturale) e chiudendo una partita che si poteva complicare. Nulla da fare per l’altro italiano impegnato in contemporanea sul centralino. Alberto Brizzi ha lottato e ha messo in seria difficoltà David Guez, che non è un fenomeno, possiede un gioco un po’ monocorde ma ha più esperienza di lui a livello challenger. E’ finita 4-6, 6-3, 6-3, con il forte vento che ha condizionato diversi scambi. Vento che però, per contro, ha pure tenuto lontane le nuvole che si stavano minacciosamente avvicinando all’Harbour Club. Il secondo italiano a lasciare Milano è stato Leonardo Azzaro, bloccato a due punti dal match contro lo spagnolo Ventura,’mister palla corta’. Il toscano ha dominato in avvio mentre l’iberico era totalmente fuori dalla partita, ma nella lotta non ha saputo tenere testa al rivale. Le ultime chance sul 4-3 Ventura e due palle per il controbreak. Sprecate quelle, lo spagnolo ha chiuso 0-6, 7-5, 6-3, e sarà il prossimo avversario di Di Mauro. Per Guez, invece, c’è il vincente dell’ultimo quarto tra Hanescu e Faurel. Domani dalle 14,30 le semifinali del singolare, a seguire la finale del doppio. Semifinali e finale verranno riprese dalle telecamere di SportItalia, che trasmetterà l’evento in differita.

HARBOUR PORTE APERTE
Nella giornata sabato 23 giugno a partire dalle ore 14, l’Harbour Club di via Cascina Bellaria, a Milano, sarà aperto al pubblico per testare la racchetta di Roger Federer, numero 1 del tennis mondiale. Potranno partecipare adulti e bambini, mentre un’occasione speciale sarà riservata ai ragazzi delle scuole elementari. I primi 50 che si presenteranno al club riceveranno una racchetta Wilson K-factor, (quella utilizzata da Federer) nella versione riservata ai bambini, in omaggio. Un’occasione imperdibile per i ragazzi, che avranno anche a disposizione i maestri del Club, alla ricerca di nuovi talenti.

L’INTERVISTA – ALESSIO DI MAURO
La prima finale Atp della carriera può anche comportare qualche problema. Così è andata ad Alessio Di Mauro, 29enne siracusano che dopo aver ottenuto questo traguardo a Buenos Aires in avvio di stagione, non ha passato un periodo brillante: “Ora però sono in ripresa – spiega Alessio -, già da alcuni tornei avevo capito di essere in progresso, e adesso spero che questa impressione possa essere supportata dai risultati. Dopo quella finale avevo avuto un calo mentale, non giocavo più con la stessa intensità e infatti ho perso diversi match che avrei potuto vincere”. Da Milano può cominciare la nuova rincorsa verso i top 100: “Ho preferito giocare alcuni challenger sulla terra invece che andare a Wimbledon, perché ho bisogno di punti molto in fretta. Vorrei tornare tra i primi 100 a breve per poter giocare gli Us Open in tabellone”. Intanto a Catania si è composto un bel gruppo, con lo stesso Di Mauro, Aldi e Naso: “Non mi era mai capitato – prosegue Alessio – di potermi allenare sempre con due giocatori di livello così alto, dunque questo nuovo team potrà portare dei vantaggi a tutti, me compreso”. E in questa ‘Rinascente Tennis Cup’, Di Mauro è uno dei favoriti: “Spero di arrivare in fondo. Con Troicki ho giocato bene, sono stato bravo a non farlo scappare in avvio quando aveva preso un break di vantaggio. Nel secondo set ho risposto meglio e complessivamente sono soddisfatto della mia prova”.