di Cristian SonzogniMilan o, Harbour Club

di Cristian Sonzogni

Milan o, Harbour Club. Si gioca il challenger ‘La Rinascente Tennis Cup’, 25 mila dollari di montepremi. In campo i professionisti. E non solo. All’entrata del centralino c’è una scritta: ‘Le ore di tennis durano 50 minuti’. Loro, Paolo Bertucci e Paolo Agnelli (nella foto, sulla destra), hanno preso alla lettera la gentile richiesta, si sono messi in tasca due game come ricordo di giornata, e hanno chiuso comunque in bellezza la loro avventura di professionisti per un giorno. Erano stati premiati con una wild card per il tabellone di doppio dopo aver vinto un torneo amatoriale. Unica occasione di questo genere in tutto il circuito Atp. E dopo aver dominato il ‘rodeo’ andato in scena all’inizio del mese di giugno, oggi i due Paolo hanno provato l’esperienza di affrontare due pro, per giunta specialisti del doppio: l’americano Cerretani e il francese Charroin. E’ finita 6-1 6-1, ma qualcosa di bello s’è visto. Qualche giocata di fino, volée acrobatiche, pallonetti in controbalzo. Giusto per far capire che la distanza in termini tecnici non è così abissale. Per far capire che ci sarà pure differenza sul piano fisico e della continuità, della resistenza e della potenza. Ma a tennis sanno giocare pure i quarta (che in questo caso sono ex B): in sostanza, la rivincita degli amatori, anche nella sconfitta. “Purtroppo – spiega Bertucci, che lavora nel campo dell’informatica – manca l’abitudine a questa velocità di palla, ma in ogni caso sono contento e orgoglioso. Ho coronato un mio sogno, quello che coltivavo da bambino e poi avevo visto svanire: diventare professionista. Solo per un giorno, ma ce l’ho fatta”. “La cosa più complessa – ammette Agnelli, maestro di tennis con laurea in geologia – è stata rispondere al loro servizio: già è potente, e in più è mancino. Mi ha colpito il loro atteggiamento, sempre molto serio e professionale, mai una parola fuori posto”.
La giornata di oggi de La Rinascente Tennis Cup va in archivio con conferme e delusioni. La conferma arriva dal siciliano Alessio Di Mauro, che fatica ma alla fine viene a capo del connazionale Da Col al tie-break del terzo set. La delusione è francese: finisce subito ko, infatti, il primo favorito del torneo Mathieu Montcourt, dominato da Ungur. Tanti i transalpini in campo: tra di loro vincono e convincono Chardy, ex re di Wimbledon juniores, e Faurel. Domani terza giornata e primi match degli ottavi di finale. Ma ci sarà spettacolo anche fuori dal campo, con la presenza in serata di Ale, del duo Ale e Franz, e una mostra di racchette d’epoca curata dal giornalista Beppe Russotto.


LE PARTITE DI MARTEDI’
1° turno
Tkalec b. Chadaj 6-4 6-1
Il polacco Chadaj aveva ben impressionato nelle qualificazioni, è un giocatore che è in grado di far giocare male gli altri, ma stavolta lo sloveno Tkalec non si è fatto irretire, lasciando al rivale solo cinque game.

Faurel b. Zampieri 6-3 6-2
Troppa la differenza tecnica tra i due. Molto più continuo e solido il francese Faurel, che come molti suoi connazionali sa fare tutto e quando è in giornata è cliente ostico per tanti nel circuito.

Guez b. Kavcic 6-4 6-2
Altra vittoria francese, con David Guez che non lascia mai entrare in partita Kavcic, già bravo in precedenza a uscire dalle qualificazioni.

Ventura b. De Chaunac 6-2 6-4
Lo spagnolo Ventura è un arrotino atipico, perchè varia molto il gioco e infarcisce i suoi match di una valanga di palle corte. A farne le spese stavolta è il transalpino De Chaunac, che nel secondo parziale resta aggrappato al match ma si arrende al decimo game.

Zemlja b. Sijsling 6-3 6-3
Il giovane olandese Sijsling ha un buon futuro davanti a sè, ma contro Zemlja non è stato in grado di dare continuità al suo tennis. Un break per set ha fatto la differenza.

Ryderstedt b. Felder 4-6 7-6 6-3
L’incontro più lottato della giornata ha visto prevalere lo svedese Ryderstedt su Felder, rimontato dopo aver perso il primo parziale. Felder è tignoso ma non ha grandi punte di rendimento, che invece può esprimere lo scandinavo.

Di Mauro b. Da Col 6-4 6-7 7-6
Alessio Di Mauro, testa di serie numero 2, esordisce soffrendo ma alla fine passa il turno contro il qualificato Da Col. L’ottima partenza nel terzo set non rende più semplice la strada al siciliano, a causa dell’ottima prova di Da Col, capace spesso di accelerazioni che mettono in crisi il rivale. Nel tie-break finale, vinto per 7-3, Di Mauro sbaglia meno, mette a segno un ace e chiude con una smorzata vincente. Ora per lui secondo turno contro Ryderstedt.

Chardy b. Gimeno Traver 4-6 7-5 7-6
Partita bella, lunga e vivace tra due giovani promesse del tennis mondiale. Chardy, ex vincitore di Wimbledon juniores e reduce dal trionfo nel challenger di Kosice, parte male ma tiene bene fisicamente e mentalmente nelle fasi delicate. Gimeno Traver troppo diritto-dipendente per essere competitivo ad altissimo livello.

Ungur b. Montcourt 6-2 6-1
La prima grande sorpresa del torneo la provoca un rumeno. Si tratta di Adrian Ungur, che prende a pallate la testa di serie numero 1 Mathieu Montcourt, come del resto indica il punteggio. Ora negli ottavi derby rumeno con Hanescu.