Oltre a tante chiacchiere sulle scommesse, nella prima giornata dell'Australian Open si è anche giocato a tennis. Tra i risultati più sorprendenti si registra la sconfitta di Benoit Paire (n.19 ATP) contro il giovane americano Noah Rubin. "Sono diventato virale su Twitter, la mia ragazza mi ha mandato la foto" ha scherzato Rubin dopo il triplo 7-6 che gli ha regalato il miglior successo in carriera. "Ma non è il caso di esaltarsi – ha proseguito – c'è stata gente che alla mia età vinceva gli Slam". Wild card ottenuta grazie alla USTA, attualmente è numero 328 ATP ma non arriva dal nulla, visto che nel 2014 si è aggiudicato Wimbledon Junior. "Mi piace stare al centro dell'attenzione. Non vorrei sembrare arrogante, ma in certe situazioni, davanti a tanta gente, ho sempre espresso il mio miglior tennis". Rubin fa parte di una nuova generazione di americani che promette di fare grandi cose. "E' stimolante e ci spingiamo a crescere, uno con l'altro. Di solto i buoni giocatori emergono in questo modo. Non so se negli Stati Uniti sia stato così nel recente passato". Da parte sua, Paire lo ha sminuito. "Ho giocato contro un giocatore non buono, ma io sono stato pessimo e ho perso la partita" ha detto, dopo aver commesso ben 72 errori ed essersi presentato con una scarpa rossa e una nera. Oltre a tante chiacchiere sulle scommesse, nella prima giornata dell'Australian Open si è anche giocato a tennis. Tra i risultati più sorprendenti si registra la sconfitta di Benoit Paire (n.19 ATP) contro il giovane americano Noah Rubin. "Sono diventato virale su Twitter, la mia ragazza mi ha mandato la foto" ha scherzato Rubin dopo il triplo 7-6 che gli ha regalato il miglior successo in carriera. "Ma non è il caso di esaltarsi – ha proseguito – c'è stata gente che alla mia età vinceva gli Slam". Wild card ottenuta grazie alla USTA, attualmente è numero 328 ATP ma non arriva dal nulla, visto che nel 2014 si è aggiudicato Wimbledon Junior. "Mi piace stare al centro dell'attenzione. Non vorrei sembrare arrogante, ma in certe situazioni, davanti a tanta gente, ho sempre espresso il mio miglior tennis". Rubin fa parte di una nuova generazione di americani che promette di fare grandi cose. "E' stimolante e ci spingiamo a crescere, uno con l'altro. Di solto i buoni giocatori emergono in questo modo. Non so se negli Stati Uniti sia stato così nel recente passato". Da parte sua, Paire lo ha sminuito. "Ho giocato contro un giocatore non buono, ma io sono stato pessimo e ho perso la partita" ha detto, dopo aver commesso ben 72 errori ed essersi presentato con una scarpa rossa e una nera.