Per la quindicesima volta, lo svizzero supera la prima settimana di Wimbledon. 61 colpi vincenti disinnescano Mischa Zverev e adesso pescherà Grigor Dimitrov in un match ad alto tasso di spettacolarità. Djokovic avanti senza patemi e favorito da un ottimo tabellone: negli ottavi trova Adrian Mannarino.

“Quando affronti Federer al meglio della condizione puoi solo sperare che inizi a sbagliare”. Parola di Mischa Zverev, avversario di Roger al terzo turno di Wimbledon. Per sua sfortuna, non si è replicato il miracolo di Melbourne, quando batté Andy Murray sotto il sole cocente della Rod Laver Arena. Fa caldo anche a Wimbledon, ma lo svizzero non ha sbagliato nulla nel 7-6 6-4 6-4 che lo ha spinto negli ottavi, per la quindicesima volta a Londra. Di più: ha raccolto la vittoria numero 317 in uno Slam: è record assoluto, donne comprese (con questo successo ha staccato Serena Williams). Contro un avversario che adotta con regolarità il serve and volley, è più facile raccogliere statistiche importanti. Tuttavia, 61 colpi vincenti e 7 errori gratuiti sono una cifra stratosferica. Gli sono bastati 109 minuti per accedere alla seconda settimana. “Ero ben concentrato al servizio. Era evitabile essere brekkato nel primo set, ma poi gli ho cancellato una palla break sul 5-5. E' stato un momento chiave della partita – ha detto Federer – il servizio è molto importante, solitamente i grandi battitori fanno belle cose sull'erba”. Lunedì ci sarà un match ad alto tasso estetico, contro Grigor Dimitrov. Inutile tornare sulla somiglianza stilistica: la verità è che il bulgaro sta esprimendo un ottimo tennis, inoltre sarà fresco poiché Dudi Sela, suo avversario di terzo turno, ha alzato bandiera bianca dopo aver raccolto due game nei primi due set.

DJOKOVIC IN CRESCITA
I precedenti dicono 5-0 per Federer, che si è imposto anche l'anno scorso all'Australian Open, unica sfida in uno Slam. “Grigor è un ottimo colpitore – dice Federer – il rovescio a una mano consente sempre un'opzione in più. Chi gioca il rovescio a due mani usa lo slice solo come variazione, mentre per lui sarà un'arma tattica in più. Ogni volta che ci ho giocato ho notato dei miglioramenti, dunque mi aspetto lo stesso lunedì”. Il resto della giornata, a parte l'eliminazione di Gael Monfils nel derby contro Adrian Mannarino, ha rispettato le gerarchie. Djokovic ha schivato le insidie proposte da Ernests Gulbis nonostante un po' di nervosismo in avvio. Un paio di chiamate arbitrali lo avevano spinto a pronunciare un minaccioso “focus!” verso il giudice di sedia Jake Garner. Sotto 4-2 nel primo set, ha raccolto nove giochi consecutivi che hanno messo in ghiaccio la partita. Nella parte bassa l'unico intruso è proprio Mannarino, prossimo avversario di Nole. Le gerarchie sono ben chiare e il tabellone sembra amico del serbo, ben proiettato verso la semifinale con Federer. Da parte sua, Roger dovrà stare attento a Dimitrov e a chiunque uscirà da Raonic-Zverev. Qualche nome nuovo in più nella parte alta, dove sono in gara quattro giocatori a sorpresa, almeno secondo le classifiche. Sarà contento Rafael Nadal, le cui azioni sono ben più solide dopo le ottime sensazioni trasmesse nei primi turni. Ok, con Gilles Muller (suo prossimo avversario) ha perso su questi campi una dozzina d'anni. Ma erano, appunto, 12 anni fa.