Mossa di forza da parte dell’associazione dei giocatori fondata da Novak Djokovic e Vasek Pospisil, con l’intento di apportare dei cambiamenti significativi a un sistema definito “corrotto”

Una vera e propria mossa di forza, quella che ha messo in piedi la Professional Tennis Players Association. Tramite un comunicato ufficiale diffuso attraverso il loro sito ufficiale, la PTPA annuncia di aver intrapreso delle azioni legali contro gli organi di governo del tennis: ATP, WTA, ITF e ITIA. Un’azione che è stata possibile – si legge nel comunicato attraverso la collaborazione dello studio legale internazionale Weil, Gotshal & Manges LLP, che ha permesso all’Associazione fondata da Novak Djokovic e Vasek Pospisil nel 2020 di muoversi dal punto di vista legale contro i principali organi nel mondo del tennis. “Dietro la patina di glamour promossa dagli imputati – ATP, WTA ITF e ITIA, per l’appunto – i giocatori sono intrappolati in un sistema ingiusto che sfrutta il loro talento“, con queste parole pronunciate da Ahmad Nassar, direttore esecutivo della PTPA, si apre il lungo comunicato. La denuncia è stata presentata da una dozzina di giocatori e “a nome dell’intera popolazione di giocatori”, per cercare di riformare nel profondo un sistema che viene definito “cartellonistico“. “L’ATP, WTA, ITF e ITIA operano come un cartello – si legge ancora nel comunicato – attuando una serie di restrizioni anticoncorrenziali, draconiane e pratiche abusive”.
Entrando più nello specifico, sono diversi i punti che vengono contestati dalla PTPA. Il focus oscilla tra mere questioni sportive – come per esempio un calendario sempre più fitto, con diversi tornei obbligatori – a questioni più prettamente economiche. L’aspetto dei guadagni e dei ricavi è sempre stato uno dei tempi principali affrontati dalla PTPA, e in questo caso si porta l’esempio degli US Open 2024, dove secondo quanto riferito ci sarebbe stato un guadagno di 12,8 milioni di dollari derivati dalla vendita di un singolo drink, meno di quanto guadagnato dai due vincitori nel singolare maschile e femminile. Sul tema del calendario, il comunicato si esprime in questo modo: “La stagione del tennis professionistico si estende per 11 mesi all’anno, lasciando poco spazio – o in alcuni casi, nessuno – ai giocatori per riposare e recuperare. Il programma insostenibile richiede ai giocatori di viaggiare a proprie spese e gestire la propria logistica per partecipare a decine di tornei sparsi in sei continenti differenti”.
𝗜𝘁’𝘀 𝘁𝗶𝗺𝗲 𝘁𝗼 𝗳𝗶𝘅 𝘁𝗲𝗻𝗻𝗶𝘀.
— Professional Tennis Players Association (@ptpaplayers) March 18, 2025
Today, the PTPA and over a dozen players, on behalf of the entire professional population, filed a sweeping series of legal actions against the ATP, WTA, ITF and ITIA to reform professional tennis. https://t.co/1r4LWQpopP
Interessante anche il passaggio riguardante l’ITIA, con la PTPA che recentemente aveva annunciato che il sistema andava rifondato. “I giocatori sono sottoposti a perquisizione invasive dei dispositivi personali, test anti-doping casuali anche nel cuore della notte e interrogatori senza la presenza di alcun legale. I telefoni dei giocatori vengono confiscati e perquisiti senza consenso, una grave invasione della privacy che viola la legge e dimostra ulteriormente la morsa che gli imputati hanno sul mercato”.
In ultimo, si legge in fondo al comunicato che la PTPA ha incontrato oltre 250 giocatori presenti nel tour – tra cui diversi top 20 – per discutere del risultato delle revisioni legali. Da quanto riferito, il feedback di tutti è stato estremamente positivo, e ha dato ulteriore forza all’Associazione nel muoversi da questo punto di vista. Vedremo quali saranno gli sviluppi di questa vicenda, che entra a gamba tesa su diverse tematiche spesso dibattute nel mondo del tennis.